Isola del Giglio, 20 gennaio 2012 - Non abbandonano le speranze i familiari dei dispersi della Costa Concordia, sette giorni dopo il naufragio della nave. La madre della piccola Dyana Arlotti, la bimba di 5 anni di Rimini che era sulla nave col papà William, è arrivata all'Isola del Giglio scortata dalla Guardia di Finanza. La donna si è recata vicino al relitto e poi è stata accompagnata all'unità operativa di crisi allestita nel piccolo porto isolano. Di Dayana si era occupata anche la trasmissione Chi l'ha visto? del 18 gennaio e Porta a Porta.
Non si fermano gli appelli sul web. Tam tam su Facebook e twitter: si invita a non mollare le ricerche. "Continuiamo a sperare anche se è giorno dopo giorno più difficile', scrive sulla sua pagina Facebook, Sabrina Ottaviani cugina di Williams Arlotti. ''Oggi è tutto fermo - scrive su un post in replica a una amica che le chiede se vi siano novità - e ieri un sommozzatore mi ha detto che la zona dove pensiamo si trovino è molto difficile da esplorare. Inoltre, giustamente danno la precedenza sul ponte 4 al controllo di aree per metà invase dall'acqua dove ci possono essere bolle d'aria ed eventualmente superstiti ancora vivi. La zona completamente sommersa sarà esplorata in seguito".
Ventiquattro le persone che ancora mancano all'appello. Sei sono italiane. Oltre a Dayana e al padre William, Giuseppe Girolamo di Alberobello (Bari), Dintrono Maria di Biella, le due amiche siciliane Maria Grazia Trecarichi e Luisa Virzì. Molti dei parenti sono ospiti nella zona dell'Argentario, a Orbetello: a disposizione un pool di psicologi che forniscono supporto soprattutto a quanti devono procedere con il rito del riconoscimento dei propri cari.
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