Isola del Giglio, 13 febbraio 2012 - Un destino segnato da una rotta forzata. E l'agonia del gigante del mare, la Costa Concordia, è durata sette ore nella gelida notte di venerdì 13 gennaio. L''inchino, fatale, che ha portato la nave a infrangersi negli scogli delle Scole da dove è partita la folle notte di terrore della nave ammiraglia della Costa Crociere. Partita da Civitavecchia e diretta a Savona per una crociera nel Mediterraneo, la Costa Concordia, ha smesso di ''vivere'' adagiandosi poi su un 'gradino' sommerso della scogliera a un passo dal porto dell'Isola del Giglio. Come ci sia finita, se una manovra abile del comandante o il caso, ancora non e' chiaro. Cio' che e' piu' preciso e' il timing, gli orari, in cui tutto e' accaduto e che l'incidente probatorio sulla scatola nera fissato per il 3 marzo potra' probabilmente affinare maggiormente. Ma tra contatti radio, telefonate e testimonianze questa e' la ricostruzione dell'accaduto.
 

 

- Ore 21,07: alla velocita' di 16 nodi la Costa Concordia accosta (cioe' vira) e punta l'isola del Giglio, verso la sua sinistra, a ovest. Tiene una rotta fino a raggiungere i 278 gradi, vale a dire in perpendicolare verso ovest
(infatti 270 e' ovest e 360 e' nord). Intorno alle 21,40 si registrera' un nuovo accosto a una velocita' di 15 nodi per rimettere la prua verso nord: siamo a 500 metri dalle coste del Giglio.
 

 

- Ore 21,45'05'': la nave Concordia si incaglia sugli scogli delle Scole. E' una brusca 'frenata': alle 21,46 viaggia a 8 nodi, alle 21,47 a 6,7, alle 21,49 a 5 nodi e alle 21,52 3,9. I locali motori sono invasi dall'acqua, sono inservibili, la nave e' in balia delle correnti e va in 'testacoda'. Poco prima il comandante Francesco Schettino era salito in plancia ed aveva preso personalmente i comandi per la fase di avvicinamento all'isola: ''Master takes the com'', e' l'ordine con cui il capitano prende il comando.
 

 

- Ore 22,06 i carabinieri di Prato telefonano alla Capitaneria di Livorno dopo che una donna del posto ha ricevuto una telefonata dalla madre che e' a bordo della nave. Le ha riferito di essere preoccupata. La nave e'
gia' al buio.
 

 

- Ore 22,14 la Capitaneria, dopo averla cercata con il sistema Ais, rintraccia la Concordia e chiama a bordo: dalla plancia rispondono che e' solo un black-out, in corso da circa 20 minuti. Aggiungono che ritengono di
risolvere il problema. Dalla sala operativa insistono spiegando di sapere che i passeggeri hanno i giubbotti salvagente e che in sala da pranzo si e' verificato il cedimento del ponte. Tuttavia la plancia ribadisce che si tratta solo di un
blackout.
 

 

- Ore 22,26: la Capitaneria richiama la Concordia, che ormai ha una velocita' inferiore al nodo (meno di 2 km orari). Dalla nave spiegano che c'e' una 'via d'acqua'. ''Ci sono feriti o deceduti?'', chiedono dalla Capitaneria. Dalla nave rispondono che e' tutto a posto. La guardia costiera domanda se hanno bisogno di assistenza, ma dalla Concordia dicono che e' sufficiente l'assistenza di un rimorchiatore. La Capitaneria invece avvia la macchina dei soccorsi. I soccorsi, secondo le prime indagini, sono partiti prima di essere richiesti.

 

- Ore 22,34: la Capitaneria di Livorno chiama di nuovo la nave Costa, chiedendo un aggiornamento sulla galleggiabilita' dell'imbarcazione. In piu' viene chiesto se la plancia dichiara il 'distress', cioe' in gergo la necessita' di soccorso. La plancia della Concordia a quel punto accetta, ''Va bene, dichiariamo distress''. Sul posto iniziano a portarsi motovedette e navi in zona che possono portare assistenza.
 

 

- Ore 22,48: la Capitaneria chiede: avete gia' valutato l'abbandono nave? Da bordo rispondono stiamo valutando.
 

 

- Ore 22,58: la nave e' gia' ferma dov'e' ora. La Capitaneria chiede di nuovo al comando della Concordia se vogliono dichiarare l'abbandono nave. Da bordo rispondono ok: abbandono nave.
 

 

- Ore 23,10: la motovedetta della guardia di finanza comunica che i primi passeggeri sono scesi dalla nave, sono a bordo delle scialuppe e stanno raggiungendo terra.
 

 

- Ore 23,15: l'Ais, il sistema satellitare di identificazione delle navi, perde il segnale per il blackout, la nave a quel punto e' ferma nel punto in cui si trova ora.
 

 

- Ore 00,30 circa: il comandante viene visto da testimoni attendibili (e' anche riconoscibile dall'abbigliamento) su uno scoglio a destra della nave.
 

 

- Ore 4,46 la guardia di finanza comunica che la nave e' evacuata e che a bordo ci sono solo soccorritori.