Grosseto, 24 febbraio 2012 - L'avvocato Salvatore Parascandola, di Napoli, esperto di diritto marittimo, è stato per un breve periodo co-difensore del comandante della nave Costa Concordia, Francesco Schettino, che da alcuni giorni gli ha revocato l'incarico. Ora l'avvocato risulta indagato dalla procura di Grosseto per il reato di patrocinio infedele.
Lo studio a Napoli e l'abitazione di Parascandola sono stati perquisiti nei giorni scorsi, e sono stati sequestrati alcuni computer.
Il legale è indagato dopo che, durante l'edizione del Tg5 delle 20 del 10 febbraio scorso, e' stato mostrato il verbale di 'assunzione di informazioni' dalla moldava Domnica Cermotan da parte del pm. Gli inquirenti ipotizzano che Parascandola abbia reso disponibile il verbale a terzi, dai quali poi potrebbe essere pervenuto al Tg5.
Alla procura risulta che il verbale e' stato fornito all'avvocato campano dal difensore di Schettino, Bruno Leporatti, ma doveva rimanere riservato. Cosi', per la procura l'avvocato Parascandola non sarebbe stato leale con il suo
assistito: oltre all'infrazione al codice deontologico forense, la rivelazione del contenuto del verbale in tv - secondo l'accusa - ha creato ''nocumento'' agli interessi personali di Schettino di cui, tra l'altro, e' stata evidenziata la vicinanza con la donna moldava. Inoltre, tra gli indizi c'e' la e-mail con cui lo studio di Leporatti invio' il verbale a Parascandola dopo che vi erano stati fatti segni grafici, risultati riconoscibili anche in tv.
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