Isola del Giglio, 10 marzo 2012 - «I PROGETTI presentati sono di elevato standard qualitativo e prevedono diversi metodi e tecniche di intervento». Così Costa annunicia che è già in corso la valutazione dei sei progetti presentati per la rimozione del relitto.

Quattro prevedono la rimozione per intero mentre due optano per lo smantellamento dei ponti superiori per poi rimuovere il resto dello scafo. Tutti i progetti prevedono di lavorare a tempo pieno nel periodo estivo e di portare via il relitto entro un massimo di dodici mesi. A ribadire la necessità di trasportare la Concordia per intero arriva Greenpeace, che ha rilevato «il buono stato dei fondali marini» ma ha anche rilevato «detergenti e ammoniaca in concentrazione superiore ai valori di riferimento identificati da Arpat», un risultato «non allarmante ma che potrebbe essere indice di una contaminazione già in atto». Secondo quanto riferito sempre da Greenpeace in un campione di acqua potabile di un esercizio commerciale del porto sarebebro state trovate tracce di idrocarburi.

«L’acqua del Giglio, ad oggi, è assolutamente potabile — assicura invece il sindaco, Sergio Ortelli — e rimaniamo estremamente tranquilli sulla sua qualità. Gli idrocarburi presenti sulla Concordia sono stati quasi completamente rimossi e i monitoraggi effettuati da Arpat, Fiora e Asl confermano che i livelli registrati da oltre un mese e mezzo sono sotto i limiti di riferimento». Le operazioni di pompaggio proseguono a ritmo serrato, come del resto le ricerche dei dispersi, a proposito dei quali il commissario Franco Gabrielli ha ribadito «andremo avanti fino a quando ogni singolo angolo della nave sarà stato verificato».