Grosseto, 13 luglio 2012 - ''Io sono tranquillo, sono uno per bene e in galera non ci sono mai stato''. E' lo sfogo del presidente del Grosseto, Piero Camilli, coinvolto nel caso del calcioscommesse, dopo tre ore di audizione in Procura federale,.

Il numero uno del club toscano era chiamato a fornire chiarimenti sulle presunte combine di Salernitana-Grosseto e Ancona-Grosseto dell'aprile 2010, dopo le accuse di alcuni suoi ex tesserati, tra cui il calciatore Marco Turati che in merito della partita con la Salernitana, dopo il suo arresto del 28 maggio, ha dichiarato ai magistrati di Cremona: ''Faccio presente che vincemmo questa partita 4-3 e che non se ne parla nell'ordinanza che mi è stata notificata. Il nostro presidente Camilli, in pratica l'aveva comprata, cioè aveva fatto in modo che noi vincessimo''.

 ''Chi mi ha accusato? Ma se sono dentro loro sono per bene? Non credo'', si domanda Camilli.