dall'inviato Francesco Marinari
Porto Santo Stefano (Grosseto), 15 settembre 2013 - E' l'altra faccia della tragedia di Isola del Giglio. Porto Santo Stefano, la nota località marittima di fronte alle coste del Giglio, vede ogni giorno partire per l'isola centinaia di persone. Giornalisti, curiosi, tecnici. Che raggiungono il cantiere della Costa Concordia per i motivi più disparati. Maregiglio e Toremar, le due compagnie di navigazione, lavorano senza sosta anche in questa domenica piovosa, vigilia della rotazione della nave. Che, se tutto andrà come previsto, tornerà in verticale e un giorno non troppo lontano potrà lasciare l'isola. I parcheggi di Porto Santo Stefano fanno affari d'oro: quindici euro al giorno per la custodia dell'auto.
E alla biglietteria delle compagnie di navigazione, c'è una coda non indifferente per una semplice domenica di settembre. Si parla in italiano, tra i passeggeri della nave delle 15.30, ma anche in inglese. il mare è mosso, il cielo è grigio. Non le condizioni perfette per la rotazione, ma le previsioni hanno già detto che domani il tempo sarà sufficientemente bello per l'avvio della rotazione.
Sulla nave scopri quanta varia umanità arrivi al Giglio nel giorno del "parbuclking" della rimessa in asse della nave. "Sono qui per mio marito. Lui è un tecnico della Titan, sono venuta a trovarlo - dice un signora californiana arrivata insieme ad un gruppo di amici - Sono già venuta al Giglio altre volte per lui". Racconta della sua terra: "Veniamo da Napa Vallery, California, luogo dove viene prodotto un ottimo vino. Ci sentiamo fortunati a vivere lì ma certo la Toscana è bellissima". Il pubblico che non ti aspetti. La moglie di un tecnico Titan che arriva per poter assistere anche lei a quello che accadrà, all'evento in cui il marito è parte attiva. Sull'isola intanto cala la sera. E cresce l'attesa.
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