Grosseto, 3 gennaio 2014 - LA MATTANZA continua. In Maremma ormai è caccia al lupo. Dopo la carcassa trovata nel Mancianese un paio di giorni fa, altri due animali uccisi sono stati abbandonati vicino alla strada nella zona di Scansano, sulle colline a ovest del capoluogo. Si tratta probabilmente di due ibridi, che fanno salire a otto il numero dei ritrovamenti dall’inizio di novembre, tre soltanto nell’ultima settimana.
La procedura seguita è sempre la stessa: una fucilata per uccidere l’animale e un posto frequentato dove possa essere visto. Sospettati ancora una volta gli allevatori che pare abbiano iniziato una personale battaglia contro i predatori dopo aver cercato in tutti i modi un dialogo con le istituzioni. Ma soprattutto dopo aver visto calare il loro fatturato, in questi ultimi due anni, in maniera vertiginosa. I continui attacchi, le greggi decimate, le aziende che chiudono, l’indotto che soffre: sono questi i fattori che hanno portato ad un’esasperazione tale che sta trascendendo anche i confini del buonsenso. Gli ultimi due casi fanno infatti capire che, se all’inizio i ritrovamenti nelle piazze dei paesi (a Roccalbegna e Scansano) sembravano più atti dimostrativi che altro, adesso, chi ha deciso di ridurre drasticamente il numero dei predatori, si è anche organizzato. I due ibridi, da una prima ricostruzione fatta dalla polizia provinciale che ha recuperato le carcasse, erano stati infatti catturati nel bosco tramite i lacci (che sono vietati) e poi uccisi a bastonate e fucilate.
La Maremma, intanto, si divide. Da una parte chi è esasperato dai continui attacchi, dall’altra gli animalisti. Proprio stamani a Grosseto ci sarà un presidio degli animalisti di fronte al palazzo della Provincia per protestare contro l’uccisione di questi predatori. Che adesso sta sconfinando in una vera e propria strage.
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