Grosseto, 29 novembre 2016 - Garantire il diritto delle famiglie di preservare le risorse primarie, ma al contempo ottenere in cambio servizi utili alla città e alla collettività. E' in arrivo nel Comune di Grosseto uno strumento volto a tutelare le famiglie in difficoltà economica, con il “baratto amministrativo”: si tratta di un patto di collaborazione tra Comune e cittadini, consistente in interventi di pubblica utilità integranti in via sussidiaria i servizi già svolti dal Comune, per la cura, il recupero e lo sviluppo di aree ed immobili pubblici, a fronte della definizione e del riconoscimento da parte dell’Amministrazione Comunale di riduzioni ed esenzioni di tributi comunali nei confronti dei cittadini aderenti.
Della serie, il cittadino svolge un'attività utile a tutti, e riceve riduzioni su imposte attinenti al servizio svolto. L'input è partito dai consiglieri di maggioranza Gino Tornusciolo (Fratelli d'Italia) e Pasquale Virciglio (Forza Italia) su spinta di un'associazione cittadina che nei mesi scorsi aveva raccolto oltre mille firme per far sì che anche a Grosseto fosse attivato il baratto amministrativo.
L'argomento è stato trattato per adesso nella seconda Commissione consiliare, poi dovrà essere valutato in Giunta e passare in consiglio comunale. Ad oggi c'è una bozza del regolamento del baratto amministrativo, ma l'idea è quella di attuarlo ad inizio 2017. “Io ed il consigliere Virciglio – spiega Gino Tornusciolo, uno dei promotori -, anche su indicazione di un'associazione di cittadini abbiamo portato all'attenzione della Commissione il progetto. Stiamo lavorando al regolamento, per proporlo in una forma più adeguata, aumentando la soglia Isee a 11mila euro. Voglia poi capire quando il Comune può mettete a disposizione, ma questo lo sapremo solo con il bilancio di previsione del 2017. Vorremmo coinvolgere nella stesura del regolamento anche altre associazioni. Vogliamo dare un supporto alle persone in difficoltà con quello che riteniamo un progetto sociale importante”.
La bozza del regolamento su cui Tornusciolo e Virciglio stanno lavorando vede il limite individuale annuo massimo di agevolazioni tributarie riconoscibili per ogni nucleo familiare fissato in mille euro; al baratto amministrativo possono accedere i cittadini residenti o domiciliati (da stabilire) nel Comune di Grosseto, cittadini italiani o di uno Stato appartenente all’Unione Europea, o in possesso di regolare titolo di soggiorno; d'età non inferiore ai 18 anni, idonei dal punto di vista psico fisico e che non abbiano contenziosi tributari col Comune, né condanne penali passate in giudicato. Fondamentale, per accedere, la certificazione Isee che non sia superiore a 9mila euro (anche se tale tetto potrebbe essere portato a 11mila).
“E' un progetto finalizzato per permettere alle categorie in difficoltà di non essere morosi verso il Comune – spiega Pasquale Virciglio -. E' un segnale di vicinanza alle categoria più in difficoltà. Sarà importante che sia ben pubblicizzato, per far capire che è un'attività dignitosa ed onorevole, e non un segno di debolezza dei cittadini. Spero che la gente vinca l'imbarazzo sociale e partecipi al bando”.