Grosseto 26 ottobre 2015 - Restano aperte tutte le ipotesi. Per capire che cosa sabato pomeriggio abbia ucciso Donata Muccio, 85 anni nel suo appartamento di via Sauro, è necessario attendere che cosa emergerà dall’autopsia che sarà eseguita probabilmente già oggi all’obitorio Misericordia. Solo capendo la causa della morte, gli investigatori potranno cominciare a privilegiare un’ipotesi piuttosto che un’altra. Tra sabato e ieri sono ascoltati praticamente tutti coloro che vivono nel condominio al numero 100 di via Sauro, dove poco dopo le 15 la vittima è stata trovata senza vita, sul pavimento di cucina e la casa messa a soqquadro come se fossero passati i ladri.
E’ questo particolare che ha indotto a ritenere in prima battuta che potesse trattarsi di una morte per infarto dopo avere assistito a un furto o essere stata vittima di una rapina. Ipotesi che, però, con il passare delle ore ha perso forza. Sia perché non sono stati trovati segni di effrazione a porte e finestre che per la evidente difficoltà ad arrampicarsi fino al secondo piano. Quindi Donata potrebbe essere morta di infarto, semplicemente, considerando che non sono stati trovati segni di violenza sul corpo. Ma perché tutta quella confusione in casa? Che cosa può essere accaduto prima del malore? E’ stato provocato da qualcosa che ha visto, sentito?
Al momento non può essere cassata del tutto l’eventualità che i ladri siano semplicemente entrati dalla porta di ingresso perché lei ha aperto loro. «Difficile - ha raccontato sabato pomeriggio uno dei suoi vicini di casa, Franco Ceccarelli – non apriva mai a nessuno quando era sola in casa». Ceccarelli era fuori quando l’anziana è morta. Ma è comunque stato ascoltato dalla polizia che sta eseguendo le indagini coordinate dal sostituto Laura D’Amelio. Ogni particolare visto o udito può essere importante. Qualsiasi rumore o grida che possono aver preceduto il decesso.
E’ stato ascoltato anche l’anziano fratello della vittima, che non vive a Grosseto. Mentre i figli sono stati sentiti fino alla tarda serata di sabato, considerato che sono stati proprio loro a trovare la madre ormai morta. L’appartamento di via Sauro è ancora sotto sequestro ed è stato passato al setaccio pure dalla Scientifica di Roma in cerca di indizi utili alle indagini.
c.r.