La Spezia, 13 ottobre 2012 - Un relitto romano nei fondali di La Spezia. La scoperta arriva dal Salone Nautico Internazionale di Genova:  è di Guido Gay, titolare della Gaymarine, l'inventore del robot sottomarino Pluto.


Il relitto, collocato a sud e a una profondità di 400 metri, sarebbe ancora intatto nel carico: anfore greco-italiche e oggetti di uso quotidiano. Le attività di recupero, per le quali sarà utilizzata la tecnologia Pluto, sono in corso di definizione con la Soprintendenza e saranno oggetto di un convegno in programma a Portovenere il prossimo 25 ottobre.


Il robot sottomarino Pluto, progettato nel 1981 e di cui esistono varie versioni, è stato acquistato dalle Marine Militari di diversi Paesi. Appassionato velista e amante del mare, l'ingegnere-inventore-imprenditore Guido Gay è anche noto come ''cacciatore di relitti''. ''In realtà è errato - commenta - perché tutti i ritrovamenti che faccio sono fortuiti. Avvengono durante l'attività di sperimentazione delle mie apparecchiature. Abbiamo messo a punto per esempio un sonar particolare che consente dalla superficie di vedere in profondità i fondali. Quando si trova un'anomalia si può poi andare a vedere di cosa si tratta''.