La Spezia, 28 dicembre 2012 - Si è svolta oggi pomeriggio sulla spiaggia di San Terenzo la fiaccolata per riflettere sulle 122 donne uccise quest'anno per mano di uomini. La organizza la associazione "Se non ora quando". La manifestazione è in relazione al gesto di don Piero Corsi, il parroco della chiesa di San Terenzo, che ha affisso e poi costretto dal vescovo della Spezia Mons. Luigi Ernesto Palletti a rimuovere il
volantino shock
in cui si affermava che le donne provocano il femminicidio. Il sacerdote non è stato sospeso ma trascorrerà un periodo di riposo prima di tornare in parrocchia.

Intanto da Carrara arriva un'altra iniziativa lanciata via facebook. In Duomo alla messa della domenica in minigonna e decolleté per manifestare il proprio dissenso per le parole sul femminicidio di don Piero Corsi. L'iniziativa ha già riscosso diverse adesioni. ''Vogliamo esprimere così il nostro dissenso - afferma la promotrice dell'iniziativa Alessandra Verdini - e ci presenteremo in chiesa come ci vestiamo tutti i giorni, esaltando la nostra femminilità''. La location della protesta è stata scelta proprio dopo il periodo di riposo che si è preso il sacerdote di San Terenzo: ''Altrimenti avremmo svolto questa iniziativa nella sua chiesa e questo faremo se, quando e dove il parroco tornerà a celebrare la messa''.

''Nessun messaggio diretto nei confronti del parroco del Duomo, don Raffaello Piagentini - prosegue la promotrice dell'iniziativa - che ha anzi in piu' occasioni dimostrato la propria apertura mentale ma non possiamo sottacere il fatto che le tesi di don Corsi non sono solo le sue ma di gran parte della Chiesa e della nostra società''. ''In tutte le città dovrebbe esserci una manifestazione come questa ma non possiamo dimenticare che le donne di Carrara il 7 luglio 1944 sfidarono a viso aperto e cacciarono i nazisti: noi vogliamo attualizzare quei valori e calarli in una piaga della societa' contemporanea come la violenza fisica e psicologica che troppe donne subiscono quotidianamente tra le mura di casa o al lavoro''.