La Spezia, 23 maggio 2013 - Avvicinavano i fedeli in chiesa, soprattutto anziani e poi con una scusa entravano nelle loro case derubandoli di soldi e gioielli. I carabinieri del nucleo investigativo erano riusciti a smantellare l’organizzazione nomade specializzata in questo tipo di truffe ea ad arrestare gli autori di un maxi furto in casa ai danni di un’anziana avvenuta l’8 ottobre dello scorso anno. A finire in manette una coppia di nomadi, zia e nipote, di etnia Sinti: Ottavia Barrero, di 60 anni, residente a San Giusto Canavese (Torino) e Loris Decolombi, di 29 anni, abitante a Villafranca Piemonte. Zia e nipote sono stati processati ieri mattina dal gip Diana Brusacà: Ottavia Barrero è stata condannata con il rito abbreviato a a un anno e dieci mesi e al pagamento di una provvisionale di diecimila euro; il nipote Loris Decolombi ha patteggiato un anno. La parte civile era difesa dall’avvocato Marco Argenziano. Secondo l’accusa che aveva chiesto tre anni per entrambi gli imputati, zia e nipote spacciandosi per fedeli della parrocchia di Nostra Signora della Neve in Viale Garibaldi, carpivano la fiducia delle loro vittime, soprattutto anziane. Una di queste, 84 anni, era caduta nel tranello architettato dalla coppia. Era stata derubata di gioielli e ori per 25mila euro. Lei era stata avvicinata dalla coppia di truffatori al termine della messa. Il giovane si era spacciato per carabiniere, mentre la zia aveva cominciato a parlare con la pensionata e per approfondire la conoscenza, la pregava di scrivere su un foglietto la preghiera che poco prima lei stessa aveva recitato con altre fedeli in chiesa. Ad un certo punto la donna chiese il suo indirizzo di casa e ingenuamente l’anziana, credendo si trattasse di una donna di chiesa, glielo fornì. Il giorno dopo zia e nipote avevano suonato al citofono del palazzo e la 84enne li fece accomodare in sala. Ed è qui che seduti in sala, Ottavia Barrero, raccontando di essere molto ricca per un lascito della nonna, le chiese un consiglio per poter elargire una grossa somma a favore della chiesa. Poi chiese dove poteva nascondere gli ori e dove lei li teneva. Ad un certo punto il ragazzo chiese di andare in bagno. Il tesoretto custodito in una scatola preso il volo. La pensionata si rivolse ai carabinieri che riuscirono a smascherare zia e nipote grazie alle telecamere di videosorveglianza e alle numerose testimonanze. Ottavia Barrera venne arrestata a San Giusto Canavese, il nipote in un campo nomadi di Marina di Carrara.
Gian Paolo Battini
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