Sarzana, 23 settembre 2013 - SI PIANGONO tante vittime per colpa degli incidenti sulla strada e troppe volte la guida sotto effetto dell’alcol finisce sul banco degli imputati. Ben venga, oltre a norme e controlli più severi, ogni mezzo che vale a impedire una strage. In questa direzione si dirige l’invenzione di Antonio Azzarini, cinquantanovenne abitante a Santo Stefano Magra, di origini santerenzine. La sua azienda, Syl Elettronica, ha brevettato un dispositivo in grado di rilevare, appena il veicolo si mette in moto, se il conducente si sia concesso qualche licenza di troppo con le bevande alcoliche. Il bello è che nel caso il tasso sia superiore alle norme, l’auto non parte. Tutto avviene senza soffiare in alcun tubo. Non solo. Un sms avvisa immediataente una persona amica e nel caso di trasporto pubblico e privato la società proprietaria del mezzo sullo stato fisico dell’autista. Tutto merito di un sofisticata congegno raccolto in una scatola poco più grande di due pacchetti di sigarette da applicare nel frontalino parasole. Lo strumento è piaciuto.

Tanto che Azzarini ha già avuto contatti con la Repubblica di San Marino, con il ministero dei Trasporti, con la Regione Liguria, con l’Atc. Ma come ogni nuova invenzione, il cammino dell’etilometro blocca motore non ha ancora preso corsie preferenziale. Nel frattempo il titolare di Syl prosegue la sua azione per collocare il “dispositivo salvavite, come lui stesso lo definisce citando i numerosi casi di strade insaguinate per colpa dell’alcol, da Brescia a Bari, da Torino a Palermo, da Trieste a Napoli.
 

DI RECENTE ha proposto l’invezione a Flavio Briatore, un re nel mondo dei motori, dal quale attende un parere. A quest’ultimo ha spiegato anche l’ultimo aggiornamento al dispositivo in grado di rilevare perfino l’assunzione di droga. Syl, dal nome dell’azienda, si è classificato al secondo posto posto all’Award Europeo Safe City a Genova, sulla Sicurezza Stradale. E’ stato stato installato, come detto, in prova su un bus nella Repubblica di San Marino. Anche la Fiat lo ha testato ad Orbassano ed a Pomigliano d’Arco. «I risultati sono stati buoni ma nessuno ancora si è espresso ufficialmente — osserva Azzarini — anche che più di recente ho contratto per inserire Syl in un contesto dil trasporto pubblico. Mi sto battendo per salvare vite umane, di uomini e di bimbi innocenti. Per questo ho divulgato il materiale anche ad associazioni come l’Aci e Familiari delle vittime della strada». Spiegando l’etilometro blocca motore, Azzarini afferma che il dispositivo non può essere manomesso e presenta livelli di precisione che sfiorano il massimo. «Si tratta solo di aspettare, sperare — conclude — e lottare contro chi tenta di copiare l’idea».