La Spezia, 26 settembre 2013 - Abusi sessuali sulla figlia di appena quattro anni, minacce e percosse alla moglie. E’ l’accusa pesantissima cui deve rispondere un polacco di trentacinque anni, accusato dalla moglie di avere abusato della propria piccola e per questo rinviato a giudizio dal Pm Claudia Merlino.
Una storia dai contorni poco chiari, quella maturata quattro anni fa in un’abitazione dei colli spezzini, con il sogno italiano di una famiglia polacca che ben presto ha lasciato il posto alle violenze e agli abusi. La denuncia della donna era arrivata a qualche mese di distanza dalla fine della loro relazione - con l’uomo nel frattempo tornato nel suo Paese d’origine - e avrebbe preso le mosse dalle confidenze fatte alla madre dalla stessa bambina, durante il loro soggiorno in una casa famiglia per giovani madri in difficoltà.
"Sai che papà mi faceva fare questa cosa, e poi mi diceva così...?" le parole della bimba che hanno fatto raggelare il sangue della moglie, che ha immediatamente denunciato tutto alle forze dell’ordine.
Ieri mattina, in tribunale, l’udienza del processo, con l’uomo assistito dall’avvocato Mario Scampelli e la donna, costituitasi parte civile che ha affidato la propria tutela legale all’avvocato Francesca Angelicchio.
Il giudice ieri ha ascoltato la testimonianza di un poliziotto, intervenuto all’epoca dei fatti su segnalazione della madre per una presunta violenza domestica. La prossima udienza è prevista il 19 febbraio del prossimo anno.
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