La Spezia, 1 ottobre 2010 - Il Comune presenta un conto salato all’Enel. La centrale di Vallegrande dovrà versare, secondo i primi calcoli di palazzo civico, qualcosa come 20 milioni di Ici, tra imposte pregresse, sanzioni, interessi e importi a ruolo per l’anno corrente di circa 3 milioni. Ne ha dato notizia al consiglio comunale l’altra sera l’assessore al bilancio Paola Michelini, illustrando una variazione di bilancio. Pratica che prevede appunto introiti per recupero Ici del 2005 da Enel per una cifra in difetto di 1,9 milioni su 4.
"L’amministrazione comunale — ha dichiarato la Michelini —, raccogliendo tra l’altro anche le sollecitazioni pervenute dalla minoranza con particolare riferimento al consigliere Paolo Messuri, ha voluto accelerare questa partita, richiamandosi ad una sentenza della Cassazione riferita alla Centrale Enel di Porto Tolle". Spezia Risorse, l’agenzia delle entrate comunali, andrà con il tempo all’emissione di avvisi di accertamento per il recupero dell’ dell’Ici 'dovuta' da Enel per i ruoli riferiti agli anni dal 2006 al 2009.
Facile immaginare che la decisione del Comune innescherà una battaglia legale da parte dell’azienda. L’amministrazione fa leva sull’aggiornamento delle rendite catastali sui beni dell’Enel conclusa di recente dall’Agenzia del territorio. "La nuova rendita — spiega la Michelini — passa da 430mila euro a 7 milioni 243mila 500 euro generando una imposta dovuta complessiva pari a 2 milioni 754 mila euro".
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