Firenze, 11 luglio 2015 - Caro direttore, purtroppo anche nella nostra civilissima Toscana si verificano casi di maltrattamenti a danni di anziani in ospizi che dovrebbero essere super controlati. E’ un segno di debolozza della nostra sanità e soprattutto il fallimento del nostro sistema di valori. Non si potrebbe intervenire prima con accertamenti mirati e accurati?
Aldo N., via mail
Purtroppo non sono casi isolati. La commissione parlamentare d’inchiesta nazionale solo tre anni fa evidenziò dati allarmanti: almeno la metà delle Rsa (residenze sanitarie assistenziali) presentava irregolarità di vario genere, dai bilanci poco chiari alla scarsa igiene, dai farmaci scaduti ai pazienti vessati. Ci sono una decina di leggi che regolano le «case di riposo» ma evidentemente è ancora fin troppo facile disattendere le normative previste, a cominciare dai diritti delle persone ospitate in questi centri che dovrebbero essere di alta specialità ma che, a volte, sono di bassa serietà. A cominciare dalla presenza medica specialistica (almeno 4 ore al giorno) e dalla qualità del personale infermieristico (un professionista ogni 7 pazienti). Quante Rsa sono in regola? Perché gli orrori emergono solo in seguito a precise denunce oppure nell’ambito delle ispezioni effettuate da Nas e Finanza? Prima delle manette, è vero, si dovrebbe dare un’occhiata in più dove il dolore di tanti anziani indifesi è rafforzato da soprusi e menzogne.