Livorno, 16 ottobre 2011 - Sarebbe confermata la presenza di tifoserie violente del Livorno tra gli estremisti che ieri hanno messo a ferro e fuoco Roma, trasformando in una vera e propria guerriglia urbana la manifestazione pacifica degli indignados. La notizia era trapelata ieri sera dalle testimonianze di alcune persone che avevano raccontato di aver sentito molti black bloc parlare con accento toscano - come il contingente di manifestanti arrivato da Livorno ieri mattina a Termini -, ma tra loro c'era anche chi proveniva da regioni del nord o dalla Campania. Gruppi in cui la militanza da ultrà del calcio spesso si fonde con l'estremismo politico, di destra o di sinistra. Da Livorno, però, non sono partite solo frange di ultrà, ma anche moltissimi indignados pacifici, la cui voce è rimasta nell'ombra.
Tra gli indizi della presenza degli ultrà anche la scritta 'Acab' (All cops are bastard) sui muri di mezza capitale, a cominciare da via Merulana. E aumenta la paura che la partita Lazio-Roma di questa sera possa diventare occasione per nuovi, ulteriori disordini. Intanto, mentre la città devastata inizia a fare la conta dei danni, gli investigatori continuano ad analizzare le immagini registrate dalle telecamere per individuare i responsabili dei disordini.
Sembra che al momento non ci siano livornesi, né toscani tra le circa 20 persone fermate ieri dalla polizia durante gli episodi di violenza. Dodici sono in stato di arresto, mentre per gli altri la posizione è al vaglio dell'Autorità Giudiziaria.
Un piccolo arsenale è stato trovato durante i controlli dalle forze dell'ordine: 10 bottiglie incendiarie sono state rinvenute e sequestrate dalla Digos nel corso della manifestazione. Erano già complete di stoppino, fissato con del nastro isolante e piene di benzina, e conservate all'interno di un borsone nero in via Cavour, all'altezza del civico 211. In Piazza San Francesco di Paola, nel corso di un controllo preventivo, sono state sequestrate 4 assi di legno "munite" di nastro adesivo, oltre a numerosi sampietrini. A Piazza di Spagna, invece, una guardia giurata in servizio in un istituto di credito ha trovato nascoste in un angolo della via numerose spranghe in ferro e pietre. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro.
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