di Antonio Fulvi
Livorno, 12 giugno 2012 - Conciliare le esigenze dell’intenso traffico navale davanti alle coste  livornesi con quelle della sicurezza e della tutela ambientale è diventato uno degli obiettivi prioritari, dopo il disastro “Costa  Concordia”, condivisi dalla Regione Toscana, dalle Capitanerie e dallo stesso governo. E finalmente arriva una risposta concreta: dai primi  giorni del mese prossimo entrerà in funzione, prima in termini  sperimentali, il nuovo radar istallato sull’isola di Gorgona che  permetterà di attivare il sistema VTS ( Vessel Traffic Service) nel  settore livornese dell’arcipelago toscano.
L’entrata in servizio del nuovo radar è stato oggetto di un incontro  al vertice alla Regione Toscana cui hanno partecipato lo stesso  presidente Enrico Rossi, il comandante generale delle Capitanerie di  porto ammiraglio Pierluigi Cacioppo, il direttore generale del ministero dell’ambiente Renato Grimaldi, l’ingegner  Giovanni Improta 
per il ministero delle Infrastrutture e il direttore marittimo dell aToscana ammiraglio Ilarione Dell’Anna. Tutti gli intervenuti hanno convenuto nella necessità di dare un’accelerazione al programma VTS,  che avrebbe dovuto “coprire” le coste dell’intera Toscana fin dal 2005  ma ha avuto forti rallentamenti per problemi di finanziamento statale. 
La Regione a questo punto si è detta disponibile anche a sottoscrivere  una convenzione con le istituzioni statali e con il corpo delle Capitanerie per implementare sia le risorse finanziaria che quelle  umane- con la formazione degli specialisti necessari- allo scopo di  accelerare la “copertura” con il VTS di tutto l’arcipelago, sia per la sicurezza della navigazione che per la tutela ambientale. Il VTS  infatti consente di avere sott’occhio su uno schermo in Capitaneria 
l’intera area di mare che va dalla costa fino al largo, evidenziando in tempo reale ogni nave, ogni rotta, ogni comportamento anomalo e consentendo di intervenire via radio. Il sistema tra l’altro funziona  da tempo su alcuni “punti caldi” delle coste italiane come la Liguria,lo stretto di Messina e lo stretto di Bonifacio; ed ha dimostrato di 
essere molto efficace.
Per completare la copertura delle coste toscane al completo, il radar di Gorgona dovrà essere “agganciato” ad analoghi strumenti da collocare all’Elba sul monte Capanne o in alternativa sulle alture di  Piombino e infine all’Argentario.