Livorno, 19 giugno 2012 - Blitz della finanza al porto di Livorno: bloccati oltre 2 milioni di biglietti ferroviari del treno 'Leonardo Express', il servizio ferroviario di Trenitalia che collega la stazione di Roma Termini e l'aeroporto di Roma-Fiumicino. I titoli di viaggio finiti sotto sequestro erano stati falsificati in Cina. 28 milioni di euro il valore totale dei biglietti contraffatti.
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Il carico era stato abilmente occultato in un container, al cui interno era stivato mobilio ed arredi vari per ufficio. All'individuazione le Fiamme Gialle e la Dogana sono arrivati nel corso dei controlli sui voluminosi traffici commerciali in arrivo ed in partenza dallo scalo portuale, che ammontano per il 2011 ad oltre 400.000 container movimentati. Sul container, sbarcato nel mese di aprile scorso dalla nave cargo Cosco-Qindao, è stato effettuato un controllo più approfondito tramite le apparecchiature scanner di cui dispone la Dogana di Livorno, che consentono di effettuare un esame radiografico del materiale in esso stivato attraverso la rilevazione delle sagome dei colli.
Le forme che sono emerse non potevano corrispondere solo ad armadietti e ad arredi vari per ufficio - così come indicato sulla polizza di carico esibita dall'armatore che aveva proceduto al trasporto dal Porto Cinese di Ningbo - poiché segnalavano la presenza anche di materiale cartaceo non ben identificabile. In effetti l'apertura del contenitore ed il suo completo svuotamento ha svelato che, oltre a voluminosi colli in cui era imballato mobilio vario per ufficio, c'erano stivati anche 29 scatoloni contenenti circa 2 milioni di biglietti ferroviari del treno Leonardo Express, il collegamento su rotaia che al prezzo di 14 euro assicura ai passeggeri in arrivo ed in partenza dall'aeroporto romano di Fiumicino di raggiungere il centro di Roma.
E' stato un funzionario di Trenitalia a confermare che i titoli di viaggio erano completamente falsi, la cui perizia ha evidenziato che i biglietti Made in China si differiscono tecnicamente da quelli originali per i caratteri della numerazione (quelli autentici sono più piccoli e più spaziati); il peso della carta inferiore e meno consistente al tatto; la cromatura che reca un colore verde più sfumato; l'effige sullo sfondo del biglietto di 'Leonardo da Vinci' è meno nitido.
La seguente attività di indagine sui dati contenuti nella documentazione doganale di trasporto, corroborata anche da ulteriori elementi informativi in possesso della Dogana di Livorno, ha consentito di individuare in una ditta cinese della zona commerciale di Sesto Fiorentino l'azienda responsabile dell'ingegnosa truffa. Perquisizioni hanno confermato i sospetti dei finanzieri.
Sono in corso ulteriori indagini ed approfondimenti sulla documentazione contabile ed extracontabile, sui supporti informatici sottoposti a sequestro nel corso della perquisizione presso i locali della società cinese, per ricostruire la complessiva attività di import/export ed individuare altri soggetti economici inseriti nella filiera commerciale parimenti responsabili.
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