Livorno, 15 agosto 2012 - «E’ un disastro: il lago completamente prosciugato, quintali di pesci morti, un intero ecosistema cancellato». Il sindaco di Santa Luce, Andrea Marini, è distrutto. E lo sono anche i cittadini che hanno perso il simbolo del loro territorio, quell’invaso artificiale che ormai nella sua storia trentennale era diventato una Riserva Naturale riconosciuta dalla Provincia di Pisa e dalla Regione Toscana, un’area palustre e lacustre dove oltre alla fauna ittica si era stabilita una folta colonia di uccelli acquatici, un’oasi per tante specie migratorie gestita dalla Lipu.
«Non capisco come sia potuto accadere — spiega il sindaco — fino a pochi giorni fa il lago era ridotto ai minimi termini a causa della siccità, ma c’era comunque una piccola riserva d’acqua che garantiva la sopravvivenza degli animali. Poi, evidentemente, il pompaggio dell’acqua si è prolungato troppo e questo è il risultato: trent’anni di storia cancellati».
L’amministrazione comunale ha fatto intervenire la polizia municipale e la polizia provinciale: sono state scattate foto e redatto un verbale, le carcasse dei pesci morti sono state rimosse con le ruspe per evitare malattie. «Promuoveremo a breve un incontro con tutti i soggetti interessati — affarma il sindaco — per analizzare la situazione e le eventuali responsabilità e nel conpempo valutare le possibili azioni di salvaguardia e ripristino di tutta la Riserva Naturale».
Il bacino, realizzato da Solvay per avere una riserva idrica, è diventato negli anni un lago che ormai fa parte del paesaggio naturale, un lago ora distrutto. «Deve essere successo qualcosa di sballato — spiega un cittadino — perché non ha senso prosciugare completamente il lago, si sono fatti morire pesci e animali che si cibano di pesce e l’industria è rimasta a secco egualmente poche ore dopo, questo comportamento è assurdo». Secondo altri invece sul fondo col tempo si sono accumulati dei detriti e il livello del lago dato dai vecchi riferimenti ha fatto pensare che il bacino contenesse molta più acqua di quella che realmente c’era, come un secchio pieno per metà di sabbia contiene molto meno liquido. In ogni caso ci vorranno anni per ricreare l’ecosistema della Riserva Naturale.
Luca Filippi
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