Livorno, 27 agosto 2012 - Chissà se anche questa volta la California, così si chiama la località in
provincia di Livorno, organizzerà le primarie per le elezioni Usa, come è stato fatto al tempo della sfida Kerry-Bush simulando quasi per gioco delle vere e proprie 'presidenziali'. I cittadini di questo pezzetto di costa toscana devono il nome del loro paese a un viaggiatore originario della Corsica che dopo tanti anni in America a metà dell'Ottocento lo battezzò così. Ma devono invece la loro notorietà in Usa a un giornalista italiano, Nicolò Mattina, che dalle colonne de ''L'Italo-Americano'', il settimanale bilingue per la comunità italo-americana, ha raccontato la loro storia, scoperta dal ricercatore Marco Andrenacci che sulla vicenda della California ''italiana'' ha appena scritto un libro: la storia di Leonetto Cipriani, che nella prima metà dell'Ottocento, in piena corsa all'oro, fece la spola tra il Mediterraneo e la California e fu nominato da Cavour console onorario a San Francisco.
Tornato in Italia dette il nome California a quello che era allora un borgo di contadini e pescatori. ''La storia della 'California italiana' ha appassionato tantissimo i lettori del settimanale e non solo quelli di origine italiana. Sapere che c'è un pezzo di terra sul mare, non l'oceano ma il Tirreno, che porta un nome americano li ha incuriositi. Ora siamo
pronti a seguire anche le nuove 'primarie', se le faranno'', spiega Nicolò Mattina che da decenni ha tenuto il filo dei rapporti tra le due sponde. La comunita' italo-americana seppe da lui e dal suo giornale, al tempo era 'The Crier of Florence', degli enormi danni causati dall'alluvione di Firenze del 1966 e decise di sostenere lo sforzo di reazione dei fiorentini e degli angeli del fango, come testimoniano i riconoscimenti che Mattina conserva e che sono proseguiti fino al 2006, al quarantennale dell'alluvione.
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