Livorno, 8 settembre 2013 - Fu un colossale scherzo, è vero, ma rappresentò comunque un momento cardine della storia italiana. La beffa delle teste di Modigliani diventerà una mostra. Le sculture attribuite al grande Maestro ma in realtà realizzate da un piccolo gruppo di studenti livornesi burloni saranno presto esposte nella città labronica come richiamo per i turisti ma anche per i livornesi. E' l'assessore alla cultura del Comune di Livorno Mario Tredici ad affermarlo. La location della mostra non è stata ancora scelta, ma i finanziamenti per l'esposizione arriveranno dai proventi della tassa di soggiorno. Non resta dunque che aspettare, per rivivere quella che rimane una delle più grandi burle italiane.
La storia inizia quando la conservatrice di un museo livornese convince il Comune a dragare i Fossi medicei che attraversano il centro: leggenda vuole che li' nel 1909 Modigliani, in un impeto di
rabbia, avesse gettato le teste appena scolpite. Dopo una settimana di inutili scavi, tre ragazzi burloni, Pietro Luridiana, Michele Ghelarducci e Piefrancesco Ferrucci si danno appuntamento a casa di
un amico, Michele Genovesi, e lavorano con scalpello e trapano.
"Credevamo che se ne sarebbero accorti subito", ha poi raccontato Luridiana. Invece le tre teste (due scoperte il 24 luglio e la terza il 10 agosto) vengono accolte dagli addetti ai lavori come un trionfo. Si pronunciano periti e critici e a pochi vengono dubbi sull'autenticita'.
Per 40 giorni Livorno crede di aver trovato le opere di Modigliani. Finche', all'inizio di settembre, su Panorama viene raccontata la verita': "Una delle teste e' opera nostra", confessa il terzetto con tanto di foto di gruppo prima del lancio in acqua. Finiscono in televisione e, in diretta, realizzano un nuovo falso.
E le altre due 'teste'? Alcuni giorni dopo, in seguito a un appello in tv di Federico Zeri (uno dei pochi critici, assieme a Carlo Pepi, a non cadere nel tranello), esce allo scoperto l'autore: Angelo Froglia, un portuale con la passione dell'arte che spiega di aver agito per rivalsa nei confronti dei critici. Mostra anche un video in cui viene immortalato mentre scolpisce le teste.
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