Cecina (Livorno), 24 marzo 2017 - Erano felici i 30 bambini della scuola “Guerrazzi” di Cecina che, martedì scorso, avevano pianificato una visita alla fabbrica della Solvay. Circa venti chilometri di strada, forse un quarto d’ora di viaggio, ma l’attesa era tanta per loro, in prima elementare, e per gli insegnanti. Ma il bus noleggiato non era sicuro. Se ne sono accorti subito i poliziotti della Polizia Stradale di Livorno che, alla partenza, si sono fatti trovare puntuali per consentire ai piccoli di viaggiare senza problemi e ai loro genitori di aspettarli in serenità.
Sulla sicurezza delle gite scolastiche non si scherza e perciò, più di un anno fa, la Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato ha sottoscritto un protocollo con il Miur, il Ministero dell'istruzione. Proprio a Livorno in questa settimana sono stati più di dieci i pullman controllati, ma a Cecina è emerso qualcosa di singolare. L’autista non aveva con sé la carta di circolazione e l’assicurazione. Non era neppure in grado di dimostrare di essere un dipendente della ditta che aveva fornito il bus. Pure il mezzo lasciava a desiderare, poiché gli agenti hanno rilevato cinque cinture di sicurezza difettose e tre fari rotti, oltre alla perdita di olio dal motore e l’assenza del martelletto frangivetri.
Insomma, in quelle condizioni non si poteva partire. I bambini hanno dovuto rimandare la gita, ma i genitori sono stati contenti e hanno ringraziato i poliziotti per le premure usate verso i loro piccoli. Hanno compreso che la sicurezza sulla strada è un valore che non ha prezzo. L’autista, un cinquantenne di Cecina, non se l’è cavata a buon mercato. Infatti, la Polstrada gli ha contestato 12 verbali, per un ammontare di oltre 1.500 euro.