Livorno, 30 luglio 2016 - Aveva dichiarato di aver subito, il 27 luglio, una violenza sessuale alla stazione di Livorno. Ora la donna, originaria di Pisa, è stata denunciata per simulazione di reato. Lo ha reso noto la questura livornese precisando che «gli accertamenti compiuti dalla Squadra Mobile di Livorno e di Pisa in collaborazione con la Polfer pisana dimostrato che la donna si era inventata tutto dopo un acceso diverbio con il capotreno del treno regionale sul quale era salita senza biglietto».
La donna, secondo la polizia non nuova a episodi analoghi, giunta alla stazione di Pisa «ha dapprima inveito contro il capotreno, reo di averle chiesto di mostrargli il biglietto, e poi, mentre questo si allontanava lo ha colpito da tergo provocandogli lesioni giudicate guaribili in 10 giorni dal pronto soccorso dell'ospedale di Firenze, ove il capotreno si è recato solo dopo aver finito il suo turno di servizio».
Sul posto era intervenuta una pattuglia della Polfer di Pisa che aveva riportato la calma e in quella circostanza la donna aveva detto ai poliziotti di aver subito violenza alla stazione di Livorno Centrale, presentando anche denuncia presso il posto fisso dell'ospedale pisano dove era stata visitata e dove i medici non hanno riscontrato alcun segno di violenza. Così come non erano stata trovata conferma alle sue dichiarazioni rispetto a telefonate fatte al 113 e al 118 di Livorno per denunciare la violenza sessuale quando ancora si trovava alla stazione labronica.