GIULIO SALVADORI
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Caduto da cavallo, è morto il dottor Morello

Il noto medico vittima dell'incidente domenica scorsa

Franco Morello, noto medico e appassionato di cavalli

Rosignano (Livorno), 26 gennaio 2017 – Difficile raccontare una tragedia. Sempre. A maggior ragione quando chi ci ha lasciato lo conosci da tanto tempo ed era il padre di una nostra carissima amica e collega. Franco Morello non ce l’ha fatta. Ha perso la vita dopo la tragica caduta da cavallo avvenuta domenica al Centro Equestre San Marco, dove abitualmente montava il suo bellissimo maremmano di nome «Vanto». L’incidente è avvenuto in pochi istanti, il cavallo si è innervosito ed ha disarcionato il dottor Morello, che pur essendo un cavaliere provetto è stato sbalzato a terra, sbattendo violentemente la testa. Poi il trasferimento all’ospedale di Livorno e il delicato intervento di neurochirurgia. Ma purtroppo i danni provocati dalla caduta erano troppo grandi perché potesse recuperare, con i medici che hanno tentato il possibile e l’impossibile.

Non c’è stato niente da fare. Ed è calato un dolore profondissimo in tutti noi. Franco era una colonna, un pilastro per colleghi, allievi, pazienti e per tutta la sua famiglia. Originario di Chiari, in provincia di Brescia, si è laureato in Radiologia alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa, ateneo nel quale ha conosciuto la futura moglie Cristina Tarocchi, anche lei medico. Un amore nato sui banchi universitari e diventato poi il seme di una bellissima famiglia dopo la nascita delle due adorate figlie Cecilia e Francesca. Era un uomo brillante, Franco. Meticoloso e professionale sul lavoro ma anche ironico e dalla grande umanità.

Per anni è stato medico della Marina Militare a La Spezia e ufficiale medico all’Accademia Navale di Livorno. Ha svolto anche missioni in zone di guerra, la più importante nel 1991 in Kuwait, venendo insignito come Cavaliere della Repubblica. E dopo essere andato in pensione col grado di Contrammiraglio Medico continuava a lavorare in ospedale a Levanto e in studi medici privati a La Spezia e Brugnato, a ulteriore dimostrazione di quanto amava il suo lavoro. Trovando comunque il tempo per dedicarsi alle altre passioni che coloravano la sua vita pienissima come i cavalli, i cani e la Juventus.

Ma ovviamente per Franco prima di tutto veniva la famiglia: le figlie, la moglie e da poco tempo anche i nipotini che ogni volta gli riempivano il cuore di orgoglio e amore. Ci sarebbe molto altro da scrivere per un uomo che ha lasciato un segno profondo, ma chiudiamo dicendo che in questo momento siamo davvero vicini a tutti i familiari, che peraltro hanno dato il via libera all’espianto degli organi. Lo è chi scrive queste righe e lo sono tutti i colleghi de La Nazione. Ci stringiamo a Cecilia, abbracciandola forte convinti che saprà superare questa terribile prova della vita. Nel ricordo di un padre indimenticabile.

I funerali si terranno sabato mattina alle ore 11.30 nella chiesa di Santa Croce a Rosignano Solvay.