
Telecamere di sicurezza
Livorno, 17 ottobre 2016 - Sicurezza e telecamere, il binomio impossibile che riguarda strutture sensibili come asili nido, ospedali e centri di cura per gli anziani e disabili. Il tema è: tutelare i più deboli. Forza Italia da tempo porta avanti questa battaglia sia a livello nazionale, avendo presentato fin dal 2008 uno dei primi disegni di legge in materia, riproposto nel 2013, sia a livello regionale dove il coordinatore regionale e capogruppo Stefano Mugnai ha presentato in consiglio regionale una mozione a riguardo, votata dal centrodestra e respinta dal Pd.
«Prevede telecamere criptate a circuito chiuso, in luoghi sensibili come asili nido, ospedali e strutture di cura per anziani e disabili le cui registrazioni siano visionabili esclusivamente da parte delle forze dell’ordine, dopo formale denuncia e previa autorizzazione dell’autorità giudiziaria – spiega Maristella Bottino, coordinatore provinciale di Forza Italia – In questo modo si realizza l’equo bilanciamento degli interessi in gioco, da un lato la tutela dell’incolumità dei soggetti vulnerabili, dall’altro il giusto rispetto della loro stessa riservatezza e della privacy e della libertà dei lavoratori. Un vero e proprio deterrente e strumento di supporto efficace per le indagini a beneficio dei soggetti coinvolti, che scongiura la necessità di far perpetrare le violenze per poterle accertare e salvaguarda gli operatori stessi nel caso in cui vengano coinvolti in vicende di abusi». Non uno strumento ispettivo di controllo dei lavoratori e «da adottare, fino a quando le Istituzioni non saranno in grado di riappropriarsi del proprio ruolo, investendo realmente in cultura, ad ogni livello – prosegue la Bottino – Fino ad allora, riteniamo, che i genitori e i familiari non possano e non debbano essere più lasciati soli. Quello della privacy, oggi, é per noi un falso problema, considerati gli innumerevoli fatti di cronaca, infatti, emerge in tutta la sua drammaticità la lungimiranza che dovrebbe avere la politica, troppo spesso, lontana dai tempi e dalle esigenze dei cittadini. Bisogna trovare al più presto un punto di equilibrio tra il legittimo diritto alla riservatezza e la difesa dei diritti dei soggetti più fragili. Anche perché viviamo già, di fatto, in una sorta di “grande fratello globale”, siamo costantemente video sorvegliati da telecamere che si trovano ovunque. Nel 2012 la Cassazione ha stabilito che dietro il consenso informato dei lavoratori è già possibile installare questi sistemi di videosorveglianza. Forza Italia, in Toscana, sta presentando mozione in tutti i consigli comunali, come farà la capogruppo Elisa Amato a Livorno, affinché ogni comunità si attivi per quanto di propria competenza e come strumento nei confronti del Parlamento».