Livorno, 14 ottobre 2013 - Ora è ufficiale: Pio Alberto Del Corona diventerà Beato. Il Vaticano ha ufficializzato la firma da parte di Papa Francesco del Decreto sulle virtù eroiche - anticamera per la Beatificazione, - dell’Arcivescovo livornese, domenicano, Priore di San Marco a Firenze, per 32 anni vescovo di San Miniato, fondatore dell’ordine delle Suore Domenicane dello Spirito Santo che hanno sede a Firenze.
Morto in via Bolognese 111 proprio nel monastero delle ‘sue’ suore a Firenze, il processo diocesano per la beatificazione è partito proprio da San Miniato ma poi rimasto per anni come dimenticato nelle scartoffie della burocrazia religiosa, complice anche nel 1983 la riforma di Papa Giovanni Paolo II per tali processi.
La prima ‘positio’ nei suoi confronti da parte del Vaticano risale al 1969, mentre è del 1971 il Decreto sulla Revisione degli scritti che prendeva in considerazione oltre 50 volumi contenenti centinaia di lettere, 37 lettere Pastorali e i numerosi discorsi, libri e articoli scritti da Monsignor Del Corona, considerato uno dei più importanti scrittori cattolici del 1800. Tutti gli scritti furono revisionati dai Teologi Vaticani.
Nel 1995 su richiesta del Postulatore, il Vescovo di San Miniato Monsignor Edoardo Ricci nominò una commissione diocesana storica sotto la direzione di don Marcello Delli, parroco di Pianezzoli: la malattia e poi la morte di questi impedirono che il lavoro della commissione decollasse.
Il 3 maggio 1999 allora il Vescovo conferì l’incarico ai professori Paolo Morelli della Scuola diocesana di Formazione Teologica, e Andrea Landi dell’Università di Pisa, gli stessi della commissione sul Vescovo Giubbi. Nonostante l’impegno profuso e la difficoltà nel reperimento dei documenti, i due storici faticarono non poco a chiudere il loro lavoro.
La svolta ci fu nel 2000 quando le suore domenicane dello Spirito Santo insieme al giornalista vaticanista Franco Mariani, con documenti inediti e eventi pubblici riuscirono a dare un’accelerazione al processo e il 28 agosto 2002 a far chiudere definitivamente il Supplemento di indagini del Processo Diocesano di Beatificazione.
Adesso manca solo il miracolo, in realtà già processato e all’esame finale da parte dei medici, teologi, cardinali e vescovi della Congregazione Vaticana.
La cerimonia di beatificazione potrebbe essere fissata tra il 2014 e il 2015.
Ecco la sua biografia:
Il Servo di Dio Pio Alberto Del Corona nasce a Livorno il 5 luglio 1837 da Giuseppe ed Ester Bucalossi, umili negozianti di calzature, loro quarto ed ultimo figlio.
Sul sacro colle di Montenero, a pochi chilometri da Livorno, ai piedi della veneratissima immagine di Maria, Patrona della Toscana, all’età di diciassette anni prese l’ultima decisione di consacrare la sua vita a Dio.
Il 4 dicembre 1854 Albertino, come era chiamato in famiglia, pregò il padre di volerlo condurre a Firenze, dove si presentò al Convento domenicano di San Marco.
Il 1 febbraio 1855, vigilia della Purificazione di Maria Vergine, alle quattro del pomeriggio vestì per la prima volta l’abito domenicano.
Il 3 novembre 1859 pronunciò la sua professione religiosa.
Ricevette la Sacra Ordinazione Sacerdotale a Firenze il 5 febbraio 1860 nella Basilica di San Marco a Firenze, celebrando la sua prima messa novella la successiva domenica 12.
L’8 maggio 1872, assieme a Pia Elena Bruzzi Bonaguidi, ricevuto in Udienza dal Beato Pontefice Pio IX con la Benedizione Apostolica e l’imprimatur personale del Santo Padre “Bene, bravi, benissimo”, fondò “l’Asilo” di via Bolognese e la Congregazione delle Suore Domenicane dello Spirito Santo.
Qualche mese più tardi venne eletto Priore del Convento di San Marco.
Ricevette la consacrazione episcopale a Roma il 3 gennaio 1875 per mano del Cardinale Patrizi nella chiesa di Sant’Apollinare, come Vescovo Coadiutore di San Miniato dove giunse nella tarda serata del 18 gennaio 1875. Vi sarebbe rimasto per 32 anni.
Nel 1897 divenne effettivamente il diciottesimo Vescovo di San Miniato.
Il 30 agosto 1906, gravemente ammalato, rimetteva il suo mandato nelle mani di Papa Pio X, che non le accettò, affiancandogli come Amministratore l’Arcivescovo di Pisa Maffi.
A San Miniato non tornò più, dividendosi per sei anni tra l’Asilo e il Convento Domenicano di Fiesole.
Un anno dopo, il 31 settembre 1907, Pio X elevando alla porpora cardinalizia Mons. Maffi, nominò Carlo Falcini Vescovo di San Miniato e Mons. Del Corona Arcivescovo Titolare di Sardica.
Nel 1910, celebrandosi il suo cinquantesimo di sacerdozio, Papa Pio X volle scrivergli di suo pugno una lettera.
La mattina del 10 agosto 1912 ricevette l’Estrema Unzione, mentre il Santo Padre inviò la Benedizione Apostolica in articulo mortis.
All’alba del 15 agosto 1912, Solennità dell’Assunzione al Cielo della Vergine Maria, dopo aver predetto per questo giorno la sua dipartita, rese l’anima a Dio.
Aveva 75 anni, un mese e nove giorni.
Sepolto nel cimitero della Misericordia di Firenze, dove la tomba fu costantemente oggetto di visite e pellegrinaggi di semplici fedeli, il 21 ottobre 1925 il corpo venne traslato nella cripta del Monastero delle Sue figlie spirituali in via Bolognese 111 a Firenze.
Nel 1942 si è aperto il processo di beatificazione presso la Diocesi di San Miniato i cui atti attualmente sono alla Congregazione Vaticana per le Cause dei Santi.
Nel febbraio 2001 si è tenuta la Ricognizione Canonica dei resti e il Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi Cardinale José Saraiva Martins, alla presenza di 4 Vescovi, 15 sacerdoti, 15 Gonfaloni Comunali, ha presieduto la solenne cerimonia di ricollocazione.
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