Cecina (Livorno), 9 marzo 2016 - L'iniziativa si chiama 'Pratiche filosofiche e proposte di valori'. Al liceo Fermi di Cecina è una tradizione che va avanti da 16 anni. "E mai nessuno ci aveva accusato di fare indottrinamento ideologico con la presentazione di un libro". Questa volta invece è successo. I tre incontri proposti agli studenti, ma anche alla cittadinanza dato che si tengono la sera alle 21 e sono aperti a tutti, prevedono la presentazione di tre libri alla presenza degli stessi autori.
Il primo, in programma venerdì 11, è quello che ha fatto scatenare il Movimento Giovani Toscani, la Lega e il consigliere comunale Lorenzo Gasperini, civico ma candidato alle scorse regionali nella lista del Carroccio: il protagonista è Giovanni Dall'Orto, scrittore e giornalista ma anche presidente per due volte dell'Arci Gay di Milano e militante per i diritti degli omosessuali. "Non è un filosofo. La sua è una visione ideologicamente orientata, si tratta di indottrinamento della teorie 'omosessualiste'. Se vogliono farci credere di essere superpartes invitino anche Marcello Pera". Una polemica simile sorse anche quando al liceo venne invitato, nell'ambito di un'altra iniziativa, Don Gallo.
Tutta questa polemica è stata “un fulmine a ciel sereno” per la professoressa che coordina l'iniziativa di incontri a tema filosofico al liceo Fermi. L'assessore Salvini ci va giù anche più duro e la vede come un modo per cercare visibilità avanzando richieste assurde. “Il minimo comun denominatore in base al quale ho scelto i tre libri e quindi i tre autori è il rispetto – spiega l'insegnante Ebe Serni -, valore che viene declinato nel confronto con le altre culture nel libro di Giuseppe Cognetti, 'Con un altro sguardo', rispetto di quello che è il passaggio alla maggiore età di ognuno, ne parla Roberto Curi in 'La porta stretta'. E rispetto verso quella che è la minoranza omosessuale attraverso un testo di storia”.
“Non comprendo quale sia il tema della polemica – interviene Salvini -. Non abbiamo mai negato il patrocinio a nessun autore di libro, abbiamo invitato con la biblioteca scrittori di ogni provenienza e parte politica, penso a Cardini o Pallante. Se ogni volta che un autore presenta un libro dovessimo trovarne anche uno opposto e simmetrico sarebbe insensato, mi pare schizzofrenia”. La richiesta della Lega difatti era che la presentazione del libro di Dall'Orto venisse in qualche modo 'compensata' dalla presenza di Marcello Pera e dal suo ultimo volume. “Ben venga. Chiunque lo inviterà avrà il nostro patrocinio. In questo caso però non colgo neanche la simmetria con il volume di Dall'Orto dal momento che Pera scrive sul cristianesimo e sul fatto che la Chiesa dovrebbe privilegiare i doveri verso Dio piuttosto che i diritti tra gli uomini”.
Il volume contestato invece si intitola “Tutta un'altra storia” ed è, spiega la professoressa, un viaggio nella storia dell'omosessualità e della sua categorizzazione, ma anche pregiudizio, nel corso delle epoche, dall'antichità ai totalitarismi, tralasciando tra l'altro i nostri tempi. “E' ricco di documenti storici mai raccolti finora, frutto di trent'anni di ricerca. Ci sembrava l'occasione per affrontare questa tematica dal punto di vista della storia, non è una tavola rotonda o un dibattito. La scuola, e questo lo dico a titolo personale, non deve nascondersi, siamo un presidio di cultura; e di fronte ad attacchi deliranti non si deve tornare indietro ma semmai proseguire”.
A Salvini non va giù neanche la parola indottrinamento. “Da quando in qua presentare un libro significa creare adesione ideologica? A scuola si studiano approcci filosofici, si offrono percorsi di approfondimento, non si danno conclusioni. Lo scorso anno c'era padre Remondino, rappresentante della comunità gesuita: forse l'intento era far diventare tutti gesuiti?”.