Lucca, 18 maggio 2010 - Sono finiti in carcere con l’accusa di lesioni volontarie gravissime due esponenti del gruppo di estrema destra dei "Bulldog" (ufficialmente disciolto) ritenuti responsabili dell’inquietante aggressione che l’altra notte ha spedito in ospedale il 38enne Sasha Lazzareschi, centrato in faccia da un bicchiere da whisky sulla porta della birreria "Bruton" a Ponte a Moriano. Il giovane, operato d’urgenza dal dottor Chelini, rischia di perdere per sempre la vista dall’occhio sinistro. Il chirurgo gli ha ricostruito il bulbo oculare e applicato 100 punti di sutura al volto. La prognosi stilata dai medici è di ben 150 giorni.

 

In manette Adam Alexander Mossa, 22 anni del Compitese, e Stefano Vannucci, 24 anni di Lucca. Indagati a piede libero Lorenzo Pucci, 22enne di Capannori e un amico pisano 24enne che si trovava con lui. I primi tre, insieme ad altri quattordici giovani, figurano già tra gli imputati al processo contro il gruppo ultras di estrema destra "Bulldog", per reati che vanno dall’associazione a delinquere alle lesioni personali gravi, dalla violenza privata alle minacce aggravate, al porto ingiustificato di strumenti atti a offendere e al danneggiamento. Episodi avvenuti sia dentro che lontano dagli stadi per i quali si procede da mesi: la prossima udienza è prevista per il 7 giugno e la posizione di alcuni potrebbe ora aggravarsi alla luce della nuova sconcertante aggressione, sulla quale indagano la squadra volanti della Questura e la Digos.

 

Secondo una prima ricostruzione, l’episodio avviene all’una della notte tra sabato e domenica. Nella birreria "Bruton" è in corso un concerto del "Toscana Punk Rock Beer Fest" con molti giovani, tra i quali vari esponenti degli Asa. A un certo punto arrivano alcuni aderenti a movimenti di estrema destra. Vengono bloccati a circa quattro metri dalla porta d’ingresso e invitati a non entrare, anche perché, a quanto pare, una settimana prima alcuni esponenti del gruppetto avevano espresso minacce nei confronti di alcuni giovani di sinistra che si trovavano nel locale. A quel punto il gruppo, di cui fanno parte i due arrestati e i due indagati, reagisce con violenza, lanciando bottiglie e bicchieri contro le persone che si trovavano davanti alla porta del "Bruton". Tanto che questi si trovano costretti ad usare alcuni tavolini per ripararsi. Un pesante bicchiere da whisky, forse già scheggiato, scagliato con forza da tre o quattro metri, colpisce all’occhio sinistro uno degli avventori, Sascha Lazzareschi, che dopo aver notato il parapiglia sta cercando di rientrare nella birreria insieme alla moglie. Il gruppetto di aggressori fugge a bordo di due auto.

 

Sul posto intanto accorre una Volante della Polizia. Sulla base delle testimonianze scatta la ricerca dei responsabili. Mossa e Vannucci vengono rintracciati e arrestati per lesioni volontarie gravissime. Trovata e sequestrata anche l’auto utilizzata nella fuga: nella concitazione e anche per il manto stradale bagnato, la vettura è rimasta coinvolta in un rovinoso incidente. Scattano anche quattro perquisizioni domiciliari effettuate dalla Digos e viene rinvenuto e sequestrare materiale che documenta il coinvolgimento di altri due giovani, indagati in stato di libertà. Acquisiti anche i filmati delle telecamere esterne del "Bruton". Resta da chiarire la reale motivazione dell’aggressione, che per alcuni avrebbe natura schiettamente politica. Il magistrato di turno, il sostituto procuratore Sergio Garofalo, ha intanto optato per la richiesta di convalida dell’arresto davanti al gip, "saltando" quindi l’eventuale rito direttissimo. C’è più tempo dunque per indagare anche su eventuali altri episodi collegati e comprendere meglio una vicenda già di per sé allarmante.

 

Dura condanna per l’aggressione dai giovani dell’Assemblea Spazi Autogestiti che esprimono "al compagno Sasha e alla sua famiglia tutta la nostra solidarietà", "denunciando ancora una volta il clima intollerabile che si vive nella nostra città, visto che gli innumerevoli e continui episodi di aggressioni fasciste vengono sottaciuti o minimizzati pur di non sminuire l’immagine ipocrita di questa 'ridente' città vetrina. Se si è arrivati al punto che si può perdere un occhio per aver passato una serata con gli amici dopo una settimana di lavoro, significa che la situazione è degradata a tal punto che nessuno si può sentire tranquillo. Invitiamo chi ancora si sente democratico e antifascista a prendere una posizione".