Lucca, 23 maggio 2011 - Quando pensare all'ambiente diventa una priorità le iniziative da seguire diventano tante: bere latte alla 'spina' rifornito dagli allevatori locali, o acqua del sindaco che sgorga da quindici sorgenti pubbliche. Ancora, comprare pannolini riciclabili e riutilizzabili nella farmacia comunale e scambiarsi oggetti ai mercatini del 'riuso', diventati ormai appuntamento fisso. Succede a Capannori, dove l'amministrazione comunale punta a raggiungere l'obiettivo 'rifiuti zero' nel 2020. Come? Azzerando la produzione di indifferenziato, che ora e' al 18% a fronte dell'82% di differenziata, e premiando i cittadini virtuosi.

 

Non a caso il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha gia' in cantiere una nuova iniziativa: l'introduzione della 'tariffa puntuale', che dovrebbe andare in porto entro il 2012 e risponde al concetto: 'piu' produci spazzatura indifferenziata, piu' paghi'. "Vogliamo fare un passo avanti rispetto a tutta la politica fatta finora per la separazione dei rifiuti - spiega Del Ghingaro - Per questo intendiamo far pagare la tariffa dei rifiuti in base allo smaltimento di indifferenziato di ogni singola famiglia".

 

"Verra' pesato il rifiuto indifferenziato e sottoposto a tariffa il peso di questa tipologia di rifiuto - aggiunge - La tariffa non viene piu' calcolata in base ai metri quadrati dell'abitazione e dei componenti del nucleo famigliare ma si premia chi fa piu' raccolta differenziata. Al Comune lo smaltimento dell'indifferenziato, tra l'altro, ha un costo superiore (smaltire 1 kg di rifiuti differenziati costa 1 euro, la stessa quantita' di indifferenziati il doppio)".

 


E' la naturale conseguenza del porta a porta 'spinto' che a Capannori, come riferisce il sindaco, ha portato in 4 anni la percentuale di differenziata dal 35 all'82%. "Si divide l'organico, la carta, il multimateriale come vetro, plastica e lattine, il materiale indifferenziato", afferma Del Ghingaro. La 'porta a porta' viene fatta su 46mila abitanti, 17mila famiglie e su 3mila piccole aziende del territorio.

 

A cio' si aggiungono circa 2.500 famiglie che fanno l'autocompostaggio domestico, guadagnando uno sconto sulla tariffa del 10% sulla parte variabile. Al bando i cassonetti per strada e stop ai grandi autocompattatori: solo mezzi elettrici e a metano per passare, casa per casa, a ritirare le buste: "un sistema - osserva il primo cittadino - che ha permesso di fare 50 nuove assunzioni, mantenendo i nostri bilanci in equilibrio grazie al risparmio ottenuto dalla differenziata".

 

Tutto cio', secondo il primo cittadino, si accompagna a una serie di iniziative, studiate apposta per ridurre imballaggi. Nelle mense scolastiche, le bottiglie di plastica hanno lasciato il posto alle caraffe con l''acqua del sindaco' e in una sessantina di negozi i detersivi sono venduti alla spina. Cosi' come il latte: "abbiamo realizzato due distributori di latte alla spina appena munto, rifornito da due allevatori locali - aggiunge il primo cittadino - un litro di latte costa 1 euro, meno che al supermercato, e allo stesso tempo otteniamo il risultato di valorizzare la filiera corta". 

 

Un meccanismo virtuoso che chiama a raccolta i cittadini. "Abbiamo istituito il 'mercatino del riuso' ogni due mesi - sottolinea Del Ghingaro - dove la gente puo' scambiare materiali ingombranti, mobili vecchi, elettrodomestici. Abbiamo inoltre costruito due isole ecologiche dove i cittadini possono consegnare materiale differenziato e, grazie a una tesserina magnetica, accumulare punti per ricevere assegni regalo di circa 20 euro dal Comune".

 

Un'altra isola ecologica e' poi in arrivo. E conterra' un'originale novita': un vero e proprio 'centro di riuso' dove, con la collaborazione della Caritas, i cittadini potranno portare mobili ed elettrodomestici rotti di cui vogliono disfarsi. Li' verranno riparati e messi sul mercato a scopi di beneficienza.

 

C'e' stato poi un giro di vite anche sui rifiuti prodotti in quantita' nelle sagre di paese: "Qui sul territorio le sagre sono molte - prosegue il sindaco - Le abbiamo dotate di una lavastoviglie perche' forniscano cibo in piatti di coccio e non in piatti di plastica, che poi vanno smaltiti". Una vera e propria guerra dichiarata alla spazzatura, sul modello della citta' di San Francisco: "Da quando, 4 anni fa, abbiamo attuato la strategia 'rifiuti zero' abbiamo ottenuti risultati straordinari - afferma Del Ghingaro - I rifiuti a Capannori aumentavano in media del 5% annuo, in tal modo invece i rifiuti diminuiscono del 3-4% annuo. Complessivamente abbiamo ottenuto una riduzione della produzione di rifiuti di circa il 20%".

 

Una sfida che vede protagonisti i cittadini. E si parte dai piu' piccoli, con corsi alle scuole elementari per diffondere una 'mentalita' virtuosa'. "I cittadini partecipano in maniera positivissima - commenta Del Ghingaro - e ci auguriamo che partecipino anche all'implementazione delle energie rinnovabili".

 

Dai pannelli solari sulle scuole agli alloggi popolari 'ecologici', su questo campo Capannori gioca una nuova partita. E il prossimo progetto e' la costruzione di un asilo nido 'autoenergetico': "Non consumera' energia se non quella da esso stesso prodotto - conclude - L'opera costera' 1,2 mln euro (di cui 400mila finanziamenti comunali e 800mila della Regione) ma assicurera' un risparmio importante del 60-70% annuo sull'energia".