LUCCA, 27 settembre 2011 - Cristiano Pacini, il dinamico volontario dell’Anpana Lucca artefice delle catture di boa, pitoni e iguane è infatti indagato per il reato di «procurato allarme». E’ lui stesso a rivelarlo, dopo che ieri l’associazione di guardie eco-zoofile ha diffuso una durissima e sorprendente nota sottolineando di averlo sospeso e allontanato per un «atteggiamento equivoco», per «azioni di recupero sospette» e svolte «in assoluta autonomia», nonché per non aver «mai presentato i vari attestati che vantava di possedere». L’Anpana nazionale lo definisce anche «sedicente erpetologo lucchese».
L’ormai ex volontario dell’Anpana (che ad agosto era stato anche ferito da un boa durante il recupero) rivela di aver ricevuto il 20 settembre un avviso di garanzia per «procurato allarme». La Procura, che ha affidato le indagini ai carabinieri, ipotizza che gli avvistamenti dei vari rettili e le successive catture di questi mesi estivi siano state sostanzialmente una messa in scena organizzata ad arte dallo stesso Cristiano Pacini che riusciva sempre a scovare e acciuffare gli animali esotici. Lo scopo? Mettersi in mostra e accreditarsi come esperto erpetologo sui mass media. «Sono tutte accuse assurde e neppure verosimili...», replica l’indagato. «Sfido chiunque ad abbandonare un pitone o un boa in una zona e ritrovarcelo dopo una settimana. Non sono mica animali di gomma. Tutta questa vicenda ha come sfondo delle tensioni interne all’associazione. Dall’Anpana mi ero già dimesso io il 16 settembre scorso per varie divergenze. Ad esempio non ho mai visto un euro di rimborso e tutti questi interventi li ho fatti a mie spese con mezzi propri, provvedendo anche al mantenimento degli animali catturati. Quanto alle mie credenziali, ho seguito vari corsi, ma non esiste in Italia un albo ufficiale per gli erpetologi».
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