Lucca, 15 marzo 2017 - Una casa di riposo per anziani autosufficienti che si trasforma in una per persone purtroppo non più in grado di provvedere a se stesse. Nonostante l’autorizzazione permetta di ospitare solo anziani ingrado di badare a se stessi. Proprio come gli ausili presenti, di fatto validi solo per questo tipo di persone. E’ la storia della casa famiglia della parrocchia di S. Anna di via Togliatti, inaugurata a metà anni ’90 con tanto di raccolta fondi tra i parrocchiani e di autorizzazione per accogliere una ventina di persone autosufficienti. Con il passare degli anni, però, nel centro si sono sommati i casi di persone non più in grado di badare a se stesse, in barba alle autorizzazioni. A badare a loro, oltre al personale specializzato di una cooperativa, un gruppo di volontari legati alla parrocchia. Il tutto, naturalmente, dietro pagamento di una retta. Ma i controlli periodici dell’Usl hanno evidenziato problemi che si sono accumulati nel tempo.
Nel marzo 2015 una commissione della Usl rileva l’incongruenza rispetto alle autorizzazioni: su 19 persone 17 non sono autosufficienti. Ma non è finita: i commissari in visita verificano come gli ausili siano inadeguati, serve anche la chiusura di un cancello che immette al secondo piano della struttura per evitare cadute accidentali. E prescrivono, tenendo conto della situazione riscontrata, che entro tre mesi venga presentato un progetto di adeguamento strutturale e gestionale.
Il tempo passa, ma di adeguamenti non si vede l’ombra: le condizioni nella struttura restano critiche, gli ausili adeguati, una chimera. E così, prima nel maggio e poi nell’ottobre 2016, la Usl fa di nuovo visita. E verifica un ulteriore peggioramento della situazione. Gli anziani sono tutti non autosufficienti, risultano problemi nella medicheria e il quadro generale viene definito in peggioramento. Con l’aggravante che le prescrizioni del 2015 sono rimaste di fatto lettera morta. A verbale viene messo che i responsabili sono in attesa di un mutuo della Curia. Dopo altri mesi, la situazione non è cambiata, nonostante il nuovo parroco di S. Anna, don Paolo Dalle Mura, insediatosi da poco, assicuri che la sterzata arriverà a breve.
«Stiamo dando seguito al verbale dell’Asl – spiega – con l’obiettivo di adeguare l’ospitalità della struttura alle esigenze degli ospiti, per rendergli più gradevole il soggiorno. Il nostro tecnico sta aspettando le autorizzazioni dagli uffici comunali, poi daremo il via ai lavori di adeguamento, si tratta di migliorie, non di interventi strutturali, anche se ci vorranno circa 40-50mila euro per circa un mese di lavori. Abbiamo preso un mutuo per portare a buon fine l’intervento, che è tutto a carico della parrocchia».
Con quali tempi? «Prima dell’estate tutto – assicura – sarà pronto, la struttura potrà continuare a ospitare anche gli anziani che non sono autosufficienti. E’ vero la struttura inizialmente era per anziani autosufficienti. Però può capitare che le condizioni di un anziano, in conseguenza di un ictus o altro, cambino e a un certo punto non sia più in grado di mantenere l’autosufficienza. A quel punto non puoi mandarlo fuori di “casa”. E’ proprio per garantire la continuità di assistenza che faremo l’intervento seguendo le prescrizioni che l’Asl ha messo a verbale nell’ultimo sopralluogo. Con i lavori potremo aumentare anche la capienza di una unità, da 20 a 21 ospiti».