Lucca, 30 aprile 2017 - Resta in carcere l’ingegnere capannorese di 32 anni arrestato dalla polizia dopo la rocambolesca rapina messa a segno giovedì sera ai danni di una massaggiatrice cinese in viale Castracani. Il gip Antonia Aracri ieri mattina ha infatti convalidato il provvedimento, dopo aver interrogato in «San Giorgio» il giovane, difeso dall’avvocato Nicola Barsotti. Davanti al giudice, ha sostanzialmente collaborato ammettendo le sue responsabilità anche se sostiene di non ricordare bene l’accaduto.
"Mi scuso con quella donna per ciò che ho fatto - ha dichiarato l’ingegnere, ma ero in stato confusionale...". E’ infatti emerso che il 32enne era sotto effetto di cocaina. La sua è una situazione personale piuttosto difficile, ha ammesso anche la famiglia, dopo che ha perso alcuni mesi fa il lavoro. Adesso il 32enne e i familiari si dicono tuttavia decisi a intraprendere per lui un percorso di riabilitazione sotto tutti i profili, per metteresi alle spalle questo episodio e anche l’uso di sostanze stupefacenti.
Nessun dubbio sul fatto che sia stato lui l’autore, ma il gip gli contesta solo i reati di rapina e lesioni aggravate, nessun tentativo di violenza sessuale. L’azione del giovane giovedì, poco prima dell’ora di cena, non era certo passata inosservata. Molti negozi della strada a quell’ora, le 19 circa, erano infatti ancora aperti e il traffico, quello del rientro da lavoro, piuttosto robusto. Per questo la scena cruda – con l’uomo che fugge verso la macchina impugnando un’arma e, a poca distanza, la ragazza in lacrime con la fronte insanguinata – ha letteralmente sconvolto diversi passanti che si sono trovati, loro malgrado, in mezzo al fattaccio.