Altopascio (Lucca), 29 maggio - Luigi Fontana, l'uomo che ha ucciso a coltellate la moglie al culmine di una violenta lite, è ricoverato in ospedale e piantonato a vista dai carabinieri. Ha accusato un malore poco prima di sottoporsi all'interrogatorio ed è stato stato trasportato in ambulanza all'ospedale San Luca di Lucca, dove è ricoverato nel reparto di psichiatria. Slitta così con ogni probabilità all'inizio della prossima settimana l'interrogatorio di garanzia. Tutto dipenderà dalle sue condizioni psico-fisiche.
Sull'uomo, 54 anni, artigiano del settore dell'edilizia, pende l'accusa di omicidio volontario aggravato. “Era ossessionato dalla gelosia”, ha dichiarato il cognato, Salvatore di Sarno. “Il rapporto con la moglie si era deteriorato da tempo, pensava lo avesse tradito”. La vittima, Maria Carmela, 50 anni, e suo marito, Luigi Fontana, erano sposati da molti anni, con due figli. Si erano conosciuti nel loro paese d'origine, San Crispino Aversa, nel Casertano, e poi si erano trasferiti ad Altopascio. "Gli avevo detto di lasciare quella casa e di venire a lavorare da me - prosegue il cognato - o di andare a Caserta da suo fratello Arturo che lo aveva invitato a lasciare la Toscana per prendersi un periodo di riflessione". Ma non gli ha dato ascolto e, conclude, “ha commesso il più grave errore della sua vita".
Una decina sarebbero le coltellate inferte dall'omicida alla moglie, nell'abitazione di Altopascio dove i due vivevano. E' quanto emerso da un primo esame sul cadavere effettuato dal medico legale Stefano Pierotti. Tutte ferite da arma da taglio che hanno colpito la donna all'altezza del tronco. L'arma del delitto, un coltello da cucina, è stata recuperata subito dopo il delitto dagli inquirenti ed è stata sottoposta a sequestro.