Altopascio (Lucca), 21 gennaio 2018 - TUMULAZIONE del defunto rinviata per impraticabilità del terreno, allagato. Accade al cimitero di Altopascio, sulla via Romana. Alcune settimane fa, dopo la celebrazione della messa, il corteo funebre si è spostato al camposanto, nella parte nuova, per concludere il rito come di solito avviene. La piccola ruspa ha scavato la fossa nei cosiddetti campi a terra.
MA LA SORPRESA era dietro l’angolo: circa mezzo metro di acqua è affiorata con tutta la sua evidenza. Nel terreno adiacente, adesso transennato, stesso problema. Non potendo calare la bara del defunto in quelle condizioni, il feretro è stato spostato, provvisoriamente, in uno dei blocchi di cemento, un sepolcreto coperto, per carità, ubicato però sulla stradina di accesso. Altre tombe sono semplicemente ricoperte di uno strato di terra, adesso molto molle a causa delle precipitazioni recenti. Diversi cittadini hanno segnalato la questione. Sì, perché malgrado la buona volontà degli operai, l’acqua non se ne vuole andare. C’è chi ipotizza che la responsabilità sia della pioggia copiosa caduta nell’ultimo periodo, c’è però anche l’ipotesi che vi sia una polla, una falda proprio in quell’area. In aggiunta a ciò gli utenti che hanno i propri cari in questa necropoli, lamentano anche altri problemi. Intanto gli utenti mettono in evidenza furti ripetuti sulle tombe, dove spariscono statue di marmo, suppellettili di pregio, con un certo valore economico come i porta lampade in cristallo, ma vengono trafugati senza ritegno anche i semplici fiori. I bagni e i servizi igienici sono in condizioni precarie e avrebbero bisogno di adeguata pulizia. Poi c’è l’aspetto legato allo spazio: «Mancano i loculi – dichiarano i cittadini preoccupati – quando all’ingresso vecchio ci sono tombe di persone morte nel 1940 e in quelli a terra c’è il terreno argilloso, l’acqua ristagna e si creano questi problemi. Le segnalazioni le abbiamo fatte. Adesso attendiamo i risultati».