Lucca, 29 ottobre 2017 - «SIAMO volontari del canile di Pontetetto, dovremmo entrare in casa per verificare se state maltrattando il vostro cane». Hanno utilizzato questa scusa alcuni falsi addetti del canile municipale per entrare all’interno delle abitazioni di una decina di cittadini lucchesi. A denunciare l’accaduto è la stessa direttrice della struttura, Sandra Palmucci, che appena è venuta a conoscenza delle segnalazioni di falsi volontari, si è subito rivolta a La Nazione per mettere in guardia tutta la cittadinanza. L’obiettivo è fare sì che nessuno cada in questa «trappola» e che non accada alcun episodio increscioso. «E’ un fatto gravissimo – commenta – perché siamo di fronte a una vera e propria truffa. Queste persone, probabilmente delle animaliste, fingono di essere delle nostre volontarie attive per entrare nelle abitazioni, chiedere soldi e prendere generi alimentari. Ai malcapitati cittadini dicono che il denaro e il mangiare servono per il canile, ma in realtà è tutto falso perché noi non vediamo proprio nulla di tutto ciò».
DAL CANILE fanno presente che non «esistono volontari attivi della struttura di Pontetetto». «Le uniche persone su cui facciamo affidamento – continua la direttrice Palmucci – sono quelle che portano in alcune fasce orarie i cani a passeggio, per farli stare all’aria aperta e divertire fra i prati. Nessun altro invece è autorizzato ad andare di porta in porta a bussare per chiedere soldi o un sostegno per comprare del cibo per i cani».
AD ALLARMARE ancora di più la direttrice è il discorso delle finte verifiche su potenziali maltrattamenti. «Questa cosa ci può danneggiare tantissimo – continua – perché c’è il rischio che si sparga la voce che andiamo nelle case di chi prende in adozione i cani per controllare cosa succede. Facendo quindi passare il messaggio che non ci fidiamo della loro correttezza. Questo in prospettiva può portare a una diminuzione delle adozioni, creando un danno agli stessi animali in attesa di una famiglia pronti ad accoglierli». Dell’accaduto è stato avvisato anche il Comune, in maniera tale che si possa evitare ogni tipo di fraintendimento. «Da anni svolgiamo un lavoro corretto e puntuale nell’esclusivo interesse della comunità e di tutti i nostri piccoli ospiti – conclude Palmucci – E onestamente dà fastidio, e non poco, che l’immagine di tutta la struttura possa essere messa a rischio dalla presenza di finti volontari, che mettono in atto delle truffe. Non esiste altro termine per definire quello che queste persone stanno facendo».
Sdb