Lucca, 3 luglio 2015 - Si è corsparso di benzina con l’intenzione di farla finita, non prima di aver gettato nel palazzo ulteriore carburante nei pressi di alcune bombole del gas. Momenti di tensione ieri in località Rughi, nel comune di Porcari, durante le operazioni di sfratto di due famiglie, una kosovara l’altra tunisina, da un immobile privato. Mentre la famiglia di origine kosovara, con tutti componenti sopra i 18 anni, ha accettato il provvedimento, il capofamiglia magrebino ha cercato di impedire l’esecuzione forzata versandosi del propellente addosso. Il tempestivo ed efficace intervento dei vigili del fuoco ha evitato che l’uomo, in preda alla disperazione, potesse attivare il suo drammatico proposito.
L’inalazione del combustibile gli ha però provocato una crisi respiratoria acuta ed è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Lucca in ambulanza. Sul posto anche i carabinieri e la polizia municipale di Porcari. Il Municipio si prenderà cura della moglie e dei figli: uno, il maschio, è minorenne, 16 anni, la ragazza invece ha compiuto la maggiore età. «Erano già seguiti dal Comune e dai nostri servizi assistenziali – spiega l’assessore al sociale Fabrizia Rimanti – infatti già in passato li abbiamo aiutati nel rispetto delle direttive esistenti, ad esempio anche con un sostegno per trovare lavoro al capofamiglia. In questo momento possiamo gestire l’emergenza: li sistemeremo in un alloggio ma, risolto il problema, vorremmo che l’integrazione conducesse ad una autonomia, anche economica. L’assistenza, ad un certo punto, deve cessare e comunque da parte nostra abbiamo attivato una serie di strumenti per favorire questo processo». Sull’accaduto interviene anche il capogruppo dell’opposizione Riccardo Giannoni: «A Porcari c’è forse il tasso di disoccupazione più basso della Piana, la crisi ha colpito ma in misura minore, però talvolta nascono situazioni come questa».
Massimo Stefanini