REDAZIONE LUCCA

Venduta la villa di Elisa Bonaparte, diventerà un hotel extralusso

La Villa reale di Marlia ceduta dai conti Pecci Blunt a una coppia svizzera

Villa Reale (courtesy Lionard)

Marlia (Lucca), 19 marzo 2015 - Nel suo spettacolare Teatro di Verzura seicentesco, il grande violinista Paganini suonava nelle notti d’estate per la principessa Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone. Stiamo parlando della più celebre delle ville storiche lucchesi, Villa Reale di Marlia, che è stata venduta dalla Lionard Luxury Real Estate. Ad acquistarla dagli ultimi proprietari, la nobile famiglia dei conti Pecci Blunt, una coppia residente in Svizzera che dopo averla restaurata ad arte, sotto la tutela della Soprintendenza, vi aprirà un hotel da sogno che mira a diventare uno dei primi extra lusso in Italia.

Tra le più importanti dimore storiche italiane, Villa Reale di Marlia fa parte delle “Ville monumentali lucchesi” costruite a partire dal XV secolo, nella campagna nei dintorni di Lucca, da ricchi banchieri e mercanti di seta. A renderla celebre fu Elisa Bonaparte Baciocchi, incoronata dal fratello Napoleone principessa di Lucca e Piombino e granduchessa di Toscana, che nel 1806 acquistò la Villa di Marlia e quella adiacente del Vescovo facendone un’unica proprietà.

La villa ha un parco di 19 ettari in stile inglese con parti originali seicentesche, tra cui il magnifico Teatro di Verzura realizzato nel 1652: un vero e proprio teatro all'aperto, con pareti di siepi di tasso e le statue in terracotta dei personaggi della Commedia dell'Arte. Gli interni degli edifici si estendono per un totale di 18.000 metri quadri.

Tra le numerose stanze della villa, la grande sala da ballo dove la principessa Elisa teneva memorabili feste, a cui partecipava anche il grande violinista Niccolò Paganini come “direttore di orchestra”.

La villa, caduta in abbandono, fu acquistata nel 1924 dai conti Pecci Blunt (contessa Anna Laetitia Pecci e il banchiere newyorkese Cecil Blumenthal, abbreviato in Blunt, genitori degli ultimi proprietari) riuscendo, appena in tempo, a salvarla dalla distruzione.