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Telecom tira dritto, ripresi i lavori: a Sant'Alessio si alza la maxi-antenna

Il comitato chiede, per ora inutilmente, di vedere le autorizzazioni

Cittadini in protesta contro la maxi antenna

Lucca, 9 luglio 2015 - Alla faccia del Comune di Lucca e segnatamente dell’assessore all’Ambiente Francesco Raspini che aveva richiesto ufficialmente a Telecom di non accelerare nell’installazione della contestata antenna in via Fonda a Sant’Alessio. Nella mattinata di ieri, gli operai della ditta incaricata dal gigante delle telecomunicazioni si sono ripresentati nella piccola strada del paese per riprendere i lavori, a solo pochi giorni di distanza dalla sospensione della sospensiva da parte del Tar, che ha rinviato al prossimo autunno la discussione nel merito della richiesta dei residenti e della Sovrintendenza che ritengono illegittima la presenza dell’antenna. Dunque Telecom ha respinto al mittente l’invito a non accelerare, una richiesta formulata dal Comune anche in considerazione del fatto che è attualmente al vaglio il nuovo piano per la telefonia mobile, e intende tirare diritto, forte del pronunciamento del Tar e nonostante le dure proteste dei residenti.

Il comitato che si oppone all’antenna, un gigante di quasi trenta metri a poca distanza da case e da una scuola e che a suo tempo ha trovato il via libera dal Comune grazie proprio all’inerzia dell’amministrazione che ha fatto maturare i tempi del silenzio assenso, non intende però stare con le mani in mano. E sin da subito gli esponenti del comitato hanno chiesto (per ora inutilmente) ai tecnici dell’azienda di vedere le autorizzazioni per la ripresa dei lavori, a partire da quelle che, secondo gli stessi uffici comunali, dovrebbero essere rilasciate dal Suap. Non intendono mollare su quella che per loro è l’assenza di documentazione obbligatoria, una questione già evidenziata.

«Lo ripetiamo da tempo: manca la documentazione obbligatoria da presentare, per richiedere l’autorizzazione paesaggistica riguardo l’installazione della SRB in via Fonda. Dalla documentazione in nostro possesso - spiega una delle persone del comitato - si evince che mancano totalmente le simulazioni dettagliate dello stato dei luoghi a seguito della realizzazione del progetto. Inoltre le due fotografie presentate non rendono possibile cogliere con completezza le fisionomie fondamentali del territorio». In quel sito, in realtà, sono due le antenne che dovranno sorgere: oltre a quella di Telecom c’è anche quella di Wind. «La domanda di autorizzazione di Wind che a sua volta ha presentato la stessa relazione - aggiunge - non menziona che la zona dell’intervento si trova sotto vincolo paesaggistico, ma cosa ben più grave, allega una sola simulazione che risulta poco realistica. L’antenna inserita nel fotomontaggio è alta nemmeno metà di quella in progetto».

Fabrizio Vincenti