Saldi a singhiozzo: «Si compra solo il necessario»

Commercio, stasera negozi aperti fino a mezzanotte. Novità in vista per la Notte Bianca

Shopping notturno

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Lucca, 17 luglio 2014 - Sono finiti i tempi in cui i saldi servivano per rifarsi il guardaroba. L’acquisto, anche quello a prezzo ridotto, è rivolto solo al capo indispensabile. E meno male che ci sono i turisti. Coro unanime nei negozi lucchesi: i saldi aiutano a far cassa, ma non c’è paragone rispetto a cinque anni fa. «Si vende, per carità, soprattutto camicie, pantaloni, giacche, polo. Ma non facciamo raffronti con il passato altrimenti viene da piangere – dice Francesca Rendina di Caporiccio abbigliamento in via Santa Croce -. Il problema è che chi comprava il “basic” oggi non ha più lo stesso potere di acquisto. Gli stipendi normali non lasciano più avanzi a fine mese e il risultato è che riusciamo a galleggiare principalmente grazie ai turisti: inglesi, tedeschi, anche norvegesi». L’aspettativa si lega a doppio filo anche alle occasioni di apertura prolungata dei negozi, come quella di stasera, e alla Notte Bianca che Confcommercio Imprese sta organizzando per sabato 23 agosto. Il programma ha già alcuni, inediti, punti fermi. Matteo Cesca, comico lucchese reduce dalla fortunata stagione di «Colorado Cafè» trasmesso da Italia Uno, sarà in piazza Anfiteatro per raccontare un po’ di sana, comica, esilarante lucchesità. Piazza del Giglio sarà appannaggio dei più piccoli: qui infatti i bambini potranno giocare e divertirsi con intrattenimenti dedicati. Quasi certa la presenza di musica dal vivo e di una band con dj in piazza Guidiccioni, mentre le iniziative di danza e piccoli intrattenimenti musicali si accenderanno nei vari angoli della città. L’evento clou sarà quello in S.Romano, forse un concerto di musica classica. In questi giorni sono in corso trattative con un’importante azienda lucchese che potrebbe diventare lo sponsor ufficiale dell’evento. Non tutti credono però al potenziale delle aperture prolungate. No di certo le commesse, che si sfogano trincerandosi dietro un prudente anonimato. «La sera non si vende, la gente viene in città ma non acquista – dicono -, e solo chi di noi è assunto nelle grandi catene ha contratti che gli consentono maggiorazioni dello stipendio. Orario continuato e aperture serali ci riducono a una sorta di ‘carcerate’ senza gratifiche economiche». «I turisti fanno la differenza – sottolinea Monica Bianchini di Studio 12 in via Buia - . Soprattutto tedeschi e americani impazziscono per la nostra moda maschile. Le aperture serali? Meglio quella del giovedì, decisamente più conosciuta e attraente, almeno per ora».