Lucca, 20 febbraio 2016 - Ha spento oggi la bellezza di 109 candeline, ancora straordinariamente lucida e dinamica. Circondata dalle consorelle e dalla superiora provinciale suor Giuliana Fracasso, non ha mancato di ricordare aneddoti della sua vita e ha scherzato sul suo primato di longevità. L’allegria e l’ironia non mancano a suor Candida Bellotti, nata a Quinzano (Verona) il 20 febbraio del 1907, da 85 anni consacrata alla spiritualità di San Camillo de Lellis, patrono degli ammalati, degli infermieri e dei luoghi di cura. Entrata a far parte nel 1931 della Congregazione delle Ministre degli Infermi di San Camillo, ha prestato la sua opera come infermiera professionale in diverse città d’Italia.
Dal 2000 vive a Lucca, nella Casa madre dell’istituto, dove, nonostante l’età, partecipa ancora attivamente alla vita comunitaria, impressionando tutti per la sua vivacità fisica e mentale, oltre che per la sua sagacia e prontezza di spirito. Dieci i Pontefici che si sono succeduti durante la vita di suor Candida, fino a Papa Francesco, che ha avuto il privilegio di incontrare due anni fa a Roma, in occasione del suo 107esimo compleanno. Il segreto di tanta longevità? “Ascoltare la voce di Cristo ed essere docili alla sua volontà. In tutta la mia vita ho sempre pensato: dove il Signore mi mette, quello è il posto giusto per me”, afferma con disarmante semplicità la religiosa veneta, esempio luminoso di vocazione vissuta con coerenza. Quest’anno i festeggiamenti per il compleanno di suor Candida si sono svolti in un clima di gioiosa intimità nella casa madre delle Ministre degli Infermi, a Lucca. In attesa (a Dio piacendo) di festeggiare il traguardo dei 110 anni.