Carrara, 19 settembre 2017 - Teatro Animosi: tutti con il fiato sospeso. Si dovrà aspettare la fine del mese per capire dove e come si svolgerà la prossima stagione teatrale. Dopo la rimozione dei sigilli per consentire i lavori di messa in sicurezza, nella struttura ottocentesca i lavori stanno procedendo a pieno ritmo. E’ dei giorni scorsi il sopralluogo della commissione di vigilanza, formata da vigili del fuoco, Asl e tecnici del Comune, per verificare la sicurezza dell’edificio. Così è stato constatato che i lavori stanno procedendo per poi essere sottoposti alla commissione regionale. Si saprà soltanto a fine mese l’esito delle verifiche sulle seggiole se siano o meno ignifughe: in caso di mancata certificazione sarà necessario procedere alla gara per l’acquisto delle nuove poltroncine, nonché sarà la stessa commissione regionale di vigilanza che dovrà dare il nulla osta alla richiesta di deroga che sarà presentata dal sindaco sulle altezze delle porte. Lo storico edificio ha le porte troppo basse rispetto alla normativa, e non potendo essere ritoccate, è necessaria una deroga con cui il sindaco si assume la responsabilità di una norma non ottemperata. Soltanto dopo il disco verde dell’organo regionale sarà possibile decidere i dettagli della stagione teatrale il cui calendario si sta perfezionando tenendo ballerini i primi appuntamenti. Le prime date saranno fatte da spettacoli che per la scenografia potranno indifferentemente essere spostati anche all’ultimo momento sia agli Animosi che, in caso di inagibilità anche al Garibaldi.
Da palazzo civico sono tuttavia fiduciosi che anche in caso si dovesse procedere alla gara per l’acquisto delle seggiole, i tempi consentono di avviare la stagione teatrale in piazza Battisti. Un’altra manovra a tempo di record che come con le scuole vede impegnata la nuova amministrazione in una sorta di mission impossible. Una corsa contro il tempo che vede i sigilli al nostro teatro dopo una lunga e complicata ristrutturazione che ha blindato l’intero quartiere per circa 7 anni privando la città del suo teatro. Ci auguriamo adesso che la stagione possa prendere il via, magari conservando, dal punto di vista dei contenuti, l’unicità di un teatro che si è sempre distinto per progetti del tutto nuovi e di alto valore artistico. Una stagione fotocopia dei teatri limitrofi altro non farebbe che penalizzarci nei confronti di chi è partito molto tempo tempo prima di noi.