Massa, 20 giugno 2017 - "Gli abitanti di Aulla possono stare tranquilli. I carabinieri coinvolti nell’inchiesta sono stati sostituiti e la sicurezza nel territorio è garantita. E i militari in servizio in tutte le caserme italiane fanno rispettare la legge, agli immigrati e agli italiani, senza fare come facevano ad Aulla". Il Procuratore capo di Massa Carrara, Aldo Giubilaro, ieri mattina ha voluto lanciare un messaggio forte. Al magistrato, attento lettore dei giornali, non sono sfuggiti gli articoli dove vengono descritti i timori dei residenti, la paura di essere abbandonati dallo Stato perchè i «vecchi» carabinieri della zona sono chi in carcere, chi agli arresti domiciliari, chi lontano. E così ha chiesto ai giornalisti della carta stampata di andare nel suo ufficio in Procura. Qui prima ha recuperato sul telefonino l’articolo che riporta le affermazioni di un residente ad Aulla impaurito dalla presunta assenza delle forze dell’ordine: «Ad Aulla siamo in prima fila – si legge nella dichiarazione – , ora che i nostri carabinieri non ci sono più, chi ci difenderà dagli immigrati?». Giubilaro nella risposta è tanto soft nel tono quanto secco nel merito. «Sono preoccupazioni assolutamente infondate e ingiustificate. I carabinieri che non sono più in servizio sono stati sostituiti. La sicurezza è garantita. E il modo per riportare la legalità non è l’illegalità. In tutte le caserme italiane i carabinieri garantiscono la sicurezza rispettando la legge».
Ad Aulla, intanto, cresce la mobiliazione a sostegno dei carabinieri. Stiamo parlando della petizione online lanciata dall’aullese Claudio Giorgi a favore dei militari coinvolti nell’inchiesta della Procura.
"Abbiamo troppo spesso assistito a denigrazioni sull’operato di uomini e divise - si legge -, ma la gente chiede protezione, da un contesto di delinquenza e paura, al carabiniere che incontra per strada. E’ lui che deve difenderlo esercitando la legge. La frustrazione e la sensazione di impotenza che chi porta la divisa vive, può causare comportamenti fuori dalle regole che la gente comune, come me, può capire e approvare. Per me, se dovessi additare il colpevole di tutto questo, senza dubbio lo troverei tra i legislatori di Roma, che approvano inspiegabilmente leggi che troppo spesso favoriscono delinquenti e chi non ha nulla da perdere. Viva le persone che portano la divisa e che ogni giorno cercano di interpretare la legge per fare il bene delle persone oneste e dell’Italia".
La petizione sta circolando sui social, poi sarà indirizzata al colonnello dell’Arma Giovanni Fichera, al Procuratore Aldo Giubilaro, al Ministro della Difesa Roberta Pinotti, della Giustizia Andrea Orlando, al tenente colonnello Valerio Liberatori, al sostituto procuratore Alessia Iacopini, al generale di corpo d’armata Tullio Del Sette, al Gip Ermanno De Mattia.