Carrara, 10 agosto 2017 - Gli scappa la perforatrice e si ferisce a un braccio. Sono stati attimi di paura ieri nella cava 64 del bacino di Torano per un giovane cavatore, Simone Maggiani di 29 anni, che si è infortunato mentre stava ultimando le operazioni di preprazione al taglio. Il giovane aveva appena finito di utilizzare la macchina che serve a tracciare la strada dove scorre il filo diamantato per segare il blocco dalla bancata quando qualcosa è andato storto. La macchina perforatrice è scesa all’improvviso e l’ha colpito a un braccio. Il colpo è stato tremendo, ma il giovane cavatore non si è lasciato sopraffare da un dolore che dev’essere stato lancinante e con il braccio sanguinante è sceso con le sue gambe fino al gabbiotto all’entrata della cava. Nel frattempo erano già stati chiamati i soccorsi e sul posto era in arrivo l’ambulanza del soccorso cave di Fantiscritti, mentre alla centrale del 118 avevano già dato l’ordine all’elicottero Pegaso di alzarsi in volo. Per fortuna all’arrivo dei sanitari la situazione è apparsa subito meno grave di quanto si fosse immaginato. Il personale del soccorso cave ha così somministrato all’operaio ferito le prime cure e ha organizzato il trasporto fino alla vecchia pesa di Pulcinacchia dove il giovane è stato caricato su un’altra ambulanza che lo ha portato al Noa. A Pegaso, nel frattempo, era già stato comunicato che il suo intervento non fosse più necessario.
SUL LUOGO dell’incidente è poi stata la volta di intervenire degli uomini dell’Asl che hanno voluto ripercorrere assieme ai colleghi del ferito tutto quello che è accaduto ieri mattina. Gli specialisti dell’azienda sanitaria si sono soffermati a lungo sull’analizzare la macchina perforatrice per cercare di capire se si sia verificato qualche malfunzionamento. Ancora spaventati, ma comunque rassicurati dalle notizie che arrivavano dal Noa i cavatori hanno accompagnato i tecnici dell’Asl nel punto esatto dove si è verificato l’infortunio. Nonostante la giovane età, Simone Maggiani, è descritto da chi lavora con lui come un cavatore esperto e capace e per questo non è facile capire cosa sia successo durante un’operazione di routine per chi lavora nei nostri monti. Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che mentre stava sostituendo i tubi che si collegano alla macchina gli sia scivolato un bullone a terra e che, quando, si sia chinato per raccoglierlo, la perforatrice si sia abbassata colpendolo al braccio. Per fare definitvamente chiarezza su quanto accaduto bisognerà però aspettare che l’Asl finisca le proprie indagini.