Massa, 28 settembre 2017 - SARÀ il giudice a valutare un’ eventuale responsabilità penale nel comportamento di don Luca Morini. Ma i fedeli dell’ex parroco di Caniparola non gli fanno sconti, non gli perdonano di aver tradito la loro fiducia e di essersi preso gioco della loro generosità. Generosità anche di persone anziane che hanno attinto alla (spesso magra) pensione per inesistenti opere di carità. Quasi si vergognano e non vogliono svelare le loro identità, ma i residenti della frazione di Fosdinovo sono un fiume in piena.
Molti di loro hanno raccontato già tutto alla procura. La signora Maria ha 73 anni e racconta. «Quando è venuto a benedire casa gli ho offerto un caffé, ma lui mi ha detto che al caffè preferiva... un’offerta in denaro. Gli ho risposto che l’offerta era già pronta e che il caffè, invece, era una gentilezza. Mi è sempre sembrato un sacerdote diverso dagli altri. Non era mai in parrocchia, raccontava di viaggi in monasteri, parrocchie, ospedali per opere filantropiche e ogni occasione era buona per chiedere soldi. A me non li ha mai chiesti, forse aveva capito che non mi stava simpatico. Preferisco andare alla parrocchia di San Lazzaro. Una mia amica mi ha confidato che le aveva chiesto un’offerta dicendo che avrebbe dovuto accompagnare in Svizzera un giovane per gravi motivi di salute. Così lei gli ha dato 50 euro, sarebbe stata rimproverata perchè si aspettava 300 o 400 euro. Che vergogna...».
«Ho smesso di andare in chiesa a Caniparola – sottolinea un’anziana – perchè quel sacerdote non mi piaceva. Il ‘passaparola’ tra noi residenti era che chiedeva soldi a tutti e per mille motivi. Una vergogna. I genitori hanno tolto i figli dal catechismo e li hanno mandati nella parrocchia di San Lazzaro. Don Luca non piaceva a nessuno, ma le nostre lamentele non sono state ascoltate». Ma anche chi non frequentava la parrocchia si è sentito chiedere soldi. «Per organizzare – racconta una giovane donna – la festa di compleanno di mio figlio ho chiesto a don Luca la sala parrocchiale. Dopo avermi sottoposta ad un dettagliato esame per capire le condizioni economiche della mia famiglia, mi ha chiesto 200 euro».
Episodi che estrapolati singolarmente possono non ravvisare reati, ma per i fedeli sono stati comportamenti gravi da parte di un parroco. Don Luca ha insegnato religione al liceo scientifico di Massa e anche lì non avrebbe incontrato le simpatie di molti genitori. Intanto il suo principale accusatore Francesco Mangiacapra annuncia nuove rivelazioni. «Domenica a Firenze svelerò altri particolari della vita passata ed attuale di don Luca Morini: sono 22 anni che inganna la Chiesa». La difesa del sacerdote sostiene che non si tratta di reati, ma eventualmente di peccati.