Massa, 4 ottobre 2017 - GLI ELICOTTERI del soccorso presto effettueranno gli interventi anche di notte e in condizioni meteo avverse. Una vera e propria rivoluzione per l’elisoccorso. Sono queste le principali novità emerse nel recente congresso «Hems 2017» sull’elisoccorso che si è tenuto a Cinquale. Ma non sono solo rose e fiori. C’è infatti il problema degli ostacoli in volo. Stiamo parlando dei cavi elettrici, delle antenne e dei tralicci, non visibili, che causano incidenti.
«Quest’anno in Europa – afferma Andrea Stolfa, amministratore delegato di Babcock Italia, l’azienda leader nel settore dell’emergenza aerea che fornisce servizi di elisoccorso, antincendio, off-shore e supporto – si sono registrati cinque casi di impatto accidentale con i cavi. Gli operatori si sono impegnati a sensibilizzare le Regioni affinché intervengano perlomeno per evitare la colorazione verde dei tralicci, che li rende a basso impatto ecologico ma del tutto invisibili. E’ sempre più urgente l’introduzione di una normativa ad hoc per la segnalazione e il censimento di questi ostacoli, che rappresentano un pericolo ulteriore per chi deve andare a salvare vite umane, come negli interventi di elisoccorso, ma anche per i servizi di antincendio boschivo».
Presente al convegno anche Alberto Baratta, direttore dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione al Noa di Massa. «Questo – dice Baratta – è stato l’unico congresso in Italia interamente dedicato ai servizi di elisoccorso e alle applicazioni dell’elicottero in ambito civile. Un utile momento di confronto e aggregazione in cui si incontrano tutti gli operatori del settore. C’è pertanto da ringraziare tutti gli intervenuti e i vari reparti delle forze armate e le forze dell’ordine che hanno messo a disposizione i propri mezzi. Per quanto riguarda le novità, tre sono gli aspetti fondamentali emersi per il settore aeronautico. Anzitutto, come detto, il problema degli ostacoli in volo, non visibili, che causano incidenti. Gli altri aspetti da sottolineare sono quelli legati al sistema Nvg (Night vision googles), vale a dire l’utilizzo di visori notturni: abbiamo raccolto l’esperienza della Lombardia, primo caso di applicazione in Italia realizzata insieme a Babcock. Così come si è parlato della navigazione Pbn (Performance based navigation), che permette di navigare in condizioni meteo avverse, non consentite con gli Nvg, e che farebbe fare un salto di qualità all’elisoccorso. La Svizzera, unico paese che sta sviluppando questo sistema, ha portato la sua esperienza e mostrato come questa tecnologia permetterebbe di realizzare 600 missioni di soccorso in più all’anno».