REDAZIONE MASSA CARRARA

Forno, prime salme in arrivo L’impianto sarà aperto a tutti

Non solo i residenti saranno cremati a Turigliano

Visita al cimitero

Visita al cimitero

Carrara, 16 dicembre 2017 -  Le cremazioni saranno per tutti. Lo hanno ribadito i vertici di Apuafarma nel corso di un’assemblea con le aziende di pompe funebri. Dal prossimo mese, come da accordi con l’Arpat, dovranno partire i collaudi nel forno crematorio di Turigliano per verificare se le emissioni siano o meno a norma. Pertanto i vertici di Apuafarma, Luca Cimino e Lucia Venuti, hanno chiesto alle onoranze funebri di collaborare affinché  ne lla prima settimana di gennaio i forni possano avere 15 salme da cremare in 3 giorni consecutivi. Sarà cura delle imprese funebri chiedere il consenso delle famiglie che in tal caso avrebbero uno «sconto» del 50 per cento. Nel corso della riunione la governance di Apuafarma ha ribadito che le cremazioni avverranno secondo la delibera del Comune, pertanto il servizio sarà aperto a tutti i residenti e a chi viene da fuori. La decisione segue pertanto la logica della delibera dell’amministrazione comunale e l’input dei revisori dei conti che per far quadrare il bilancio hanno previsto che il numero delle cremazioni non sia ridotto ai soli residenti. Questo anche per giustificare e ammortizzare il costo dell’impianto che ha superato il milione di euro. Nel corso dell’assemblea sono state affrontate anche le modalità di pagamento, sui 600 euro a salma, che potranno essere effettuate sia tramite carta di credito che bonifico. Da qui una vispa polemica della Pubblica assistenza che pare abbia contestato la concorrenza sleale delle onoranze private che essendo autorizzate ad anticipare l’importo per le famiglie, sgravandole di incombenze, potrebbero portare via i clienti alla Pubblica assistenza. Intanto si prepara la dura guerra dei comitati fermamente decisi a fermare le emissioni del nuovo impianto di Turigliano, temendo un via vai di carri funebri con le conseguenze per traffico e viabilità in una zona adesso tranquilla. L’ultimo passo è stato un ricorso al Tar il cui esito ancora non si conosce.