REDAZIONE MASSA CARRARA

Intitolati a Fellini e Rossi due luoghi della città

I due illustri massesi saranno finalmente ricordati

La Fontana del Littorio in piazza Paolo Pelù, che nel 1945 fu ribattezzata piazza Liberazione (e il monumento fu modificato)

La Fontana del Littorio in piazza Paolo Pelù, che nel 1945 fu ribattezzata piazza Liberazione (e il monumento fu modificato)

Massa, 9 luglio 2017 - «PRESTO due nostri illustri concittadini saranno ricordati nella toponomastica, colmando così un vuoto che perdurava tra troppo tempo»: ad annunciarlo è l’editore e storico locale Franco Frediani. «Accogliendo la nostra richiesta – prosegue – l’amministrazione comunale, che sentitamente ringraziamo, visto il parere favorevole della Commissione Toponomastica, andrà infatti ad intitolare due luoghi della città, uno all’architetto Cesario Fellini e l’altro allo scultore Riccardo Rossi. Due personaggi eminenti di cui i massesi devono andar fieri.

Anche su indicazione e suggerimento dei rispettivi eredi, i luoghi idonei alla titolazione potrebbero essere: per Riccardo Rossi, la sommità del Monte di Pasta ove sussiste uno spiazzo su cui è collocata una sua opera, la statua in marmo della Madonna degli Aviatori, mentre per Cesario Fellini, la piazzetta retrostante la chiesa di San Sebastiano, attualmente destinata a parcheggio e che ci auguriamo quanto prima possa essere liberata dalle auto magari sostituite da panchine e da idonea alberatura». Cesario Fellini (1876-1949) progettò opere importanti come l’Hotel Italia a Marina di Massa e, sempre a Marina, numerose ville e villini lungo la costa tra cui le ville Cipollini Fosco e Arturo, villa Micheli e villa delle Piane. Notevoli anche gli interventi in centro, come la fontana di piazza della Liberazione (all’epoca piazza Pelù), la facciata del Duomo e le facciate dei palazzi Angelini e Pellerano in piazza Aranci. Inoltre la ristrutturazione e l’ampliamento del “suo” Istituto d’Arte (che egli stesso frequentò). Da non dimenticare poi i suoi progetti di altari e ornato per la basilica di Buenos Aires e quelli per il santuario nazionale di Santa Rosa di Lima. Nel dopoguerra svolse incarichi saltuari per l’Ufficio Tecnico del Comune di Massa con progetti che però non ebbero esecuzione. Riccardo Rossi (1911-1983) fu docente all’Istituto d’Arte di Massa e fu attivo come scultore. La sua produzione, vastissima, è disseminata un po’ in tutta la provincia: suoi, per esempio, il Mercurio nell’omonima, il San Francesco in viale Chiesa, il cavallino (nella foto sotto) sul pontile di Marina di Massa, il San Sebastiano sulla facciata della chiesa.