Massa, 10 giugno 2017 - E’ LA guerra… della musica. Perché ad Aulla la campagna elettorale è anche questo. Giovedì sera in città c’erano due comizi, entrambi autorizzati dal Comune; uno della Lega Nord in piazza Gramsci, l’altro in piazza Cavour con Idee in comune. Qualcosa però è andato storto perché al comizio della Lega quella musica proprio non ci poteva essere. Così il candidato, Giuliano Novelli, invitato dai carabinieri, ha fatto spostare il dj all’interno del bar che si affaccia sulla piazza. Con grande rammarico di tutti i membri della lista e di chi ballava senza pensieri. Difficile sapere cosa sia successo in realtà, ognuno infatti ha dato la sua versione. «Inizialmente avevamo chiesto la disponibilità di un’altra piazza - ha spiegato Novelli - ma poi abbiamo ripiegato su quella davanti al Municipio, convinti che la richiesta già approvata dagli uffici andasse bene. Nella richiesta c’era scritto che avremmo avuto musica con un dj. Poi però ci hanno contestato le distanze: tra un comizio e l’altro devono esserci almeno 200 metri. A quanto pare all’altra lista davamo fastidio, quindi hanno fatto in modo di rovinare la chiusura della nostra campagna elettorale».
Pare che nel pomeriggio ci siano state telefonate tra i due candidati, per cercare di trovare un accordo, che però non c’è stato. In piazza si sono sfiorati anche momenti di tensione quando Novelli è andato a parlare coi carabinieri. Alla fine la situazione si è calmata e la musica è andata avanti, dentro al bar. Maria Grazia Lombardi però ribatte.
«Idee in Comune ha prenotato la sua chiusura in piazza Cavour ad Aulla – ha detto –, largamente in anticipo e in modo ufficiale. Abbiamo scoperto che i funzionari del Comune, per errore, avevano autorizzato una richiesta dell’ultimo minuto della Lega Nord troppo vicina a piazza Cavour. Nulla sarebbe stato se, nella locandina pubblicitaria della Lega venisse esplicitata festa con Dj, regolarmente dichiarata alla Siae, ma non comunicata agli uffici comunali. Parlando con Novelli ho chiesto di spostare l’incontro con musica in un’altra piazza o di iniziare la musica alla fine del nostro comizio. Lui ha detto di no, così mi sono rivolta ai vigili e agli uffici del comune in quanto organi competenti in materia, per regolamentare il rispetto dovuto a chi, per prima, aveva fatto richiesta. Nessuno dei rappresentati di Idee in Comune ha parlato di carabinieri e di questura».