Massa, 5 settembre 2017 - OLTRE MILLE persone, tra centauri e appassionati delle due ruote hanno partecipato domenica mattina al Passo della Cisa alla cerimonia in memoria del pilota Marco Simoncelli, l’indimenticabile campione perito tragicamente sei anni fa Sepang, nel corso di una gara della Moto GP. La manifestazione giunta alla quinta edizione è stata organizzata dai Comuni di Pontremoli e Berceto assieme alla Fondazione Marco Simoncelli 58, al Motoclub Pontremoli, al gruppo Dukes di Parma e all’Avis di Berceto. Nel 2013 la piazzetta del Passo è stata dedicata allo sfortunato pilota ed è stata installato anche una stele dell’artista bercetese Pino Carcelli, intitolata «La spirale della vita».
Un via vai continuo di moto ha fatto da cornice alla manifestazione. Da Pontremoli e Parma sono arrivati verso le 11 due cortei numerosi di centauri per l’ormai tradizionale appuntamento. Erano presenti i sindaci di Berceto e Pontremoli Luigi Lucchi e Lucia Baracchini, e a rappresentare la Fondazione Simoncelli c’era la fidanzata del «Sic» Kate Fretti. Questa volta invece non erano presenti i genitori Paolo e Rossella, impegnati altrove. Toccante la cerimonia, che ha richiamato la presenza di una folla di rider del Parmense e della Lunigiana. E tanti caschi esibivano il numero 58 per ricordare il pilota scomparso. Il sindaco bercetese Luigi Lucchi ha ricordato il legame del Passo della Cisa con i motociclisti e l’idea nata per iniziativa dell’assessore Enrica Zoppi e degli alunni della scuola media locale. Presenti anche tanti sportivi come Nico Cereghini, già pilota e poi giornalista, che ha messo su casa in Lunigiana.
«La strada non è la pista – ha raccomandato Cereghini ai tanti motociclisti – dunque ogni entrata in curva deve restare ben dentro il limite». Lo spunto era arrivato dal rinnovato asfalto della statale della Cisa sul versante emiliano. Kate Fretti, a nome della Fondazione in memoria del «Sic», ha annunciato che il centro diurno per disabili in fase di costruzione a Coriano, paese di nascita del pilota, sarà terminato nel 2018. Ora oltre alla Madonna della Guardia, che tradizionalmente dal 1922 protegge il traffico, si aggiunge anche un «angelo custode» paladino dei centauri che frequentano i tornanti del Passo a cavallo tra due regioni. Il «Sic» continua a vivere nella memoria e nei cuori.